POETI
Oh .. il poeta
mica si può accontentare di una civetta qualsiasi,
o magari di un semplice gufo.
Figurarsi poi se gli basta un barbagianni.
No, no. Per il poeta ci vuole come minimo l'upupa.
Upupa.
U - pu - pa.
Upupa, upupa ... upupa sa di parapà perepè papà pupù.
Upupa !
Civetta invece non sa di niente.
Si, forse solo un pochino di bicicletta.
E il barbagianni è un attaccapanni.
(E se in più ci metti che già in antichissime leggende della transnistria i gufi compaiono solo raramente...)
No, no, non ci possono essere dubbi:
nella poesia ci sta giusta giusta un'upupa.
Ma mica un'upupa normale -ma va' là, non scherziamo-,
magari un'upupa simpatica, o spiritosa,
o forse allegra, divertente, gaia?
-che ne dici di: un po' scema?
Macchè ... l'upupa, lo sanno tutti, è un ilare uccello.
E già te li vedi in giro, poeti ed uccelli:
-Uè, upupa, come va?
- Bah, oggi sono un po' ilare, e tu?
Sempre ispirato?
***
Ago '07
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