Pubblicato il 22/04/2025 12:19:55
Ogni azione per la pace e per la salvaguardia della salute del nostro Pianeta sono dedicati al nostro Grande Papa, che era prima di tutto un grande uomo e che ha riformato in dodici anni del suo papato la Chiesa riportandola alla semplicità. Lui desiderava che la Chiesa , come lui sosteneva: “Profumasse di Pecora” e che i sacerdoti fossero solo dei ferventi e autentici pastori, senza una ricerca spasmodica di fronzoli e ricchezze materiali. Papa Francesco, uomo semplice e umile, ma di una profondità d’animo abissale, ha voluto la semplicità e ha lottato per la pace nel mondo, tanto che sostenne che “solo il possedere un’arma atomica è di per sé un peccato mortale”. Era contrario ad ogni forma di violenza e fu promulgatore sfegatato di pace nel mondo, teneva alla salute del nostro Pianeta ed era contrario alla corsa agli armamenti. “ Caro Papa Francesco, sei tornato alla Casa del Padre, proprio il Giorno dell’Angelo, perché’ gli Angeli e i Santi, vanno con gli Angeli e i Santi. Senza di te, oggi, il mondo e’ piu’ povero”. A Papa Francesco interessava molto la sorte del nostro pianeta. Dedico a lui questa Giornata Mondiale della Terra. Il Papa ha scritto un'enciclica, "Laudato Si'", che ha affrontato il tema della cura dell'ambiente e della nostra “casa comune”, evidenziando la necessità di una conversione ecologica per affrontare sia la crisi ambientale che sociale.
In questa enciclica, il Papa ha sottolineato come sia importante il rapporto equilibrato tra l'umanità e la natura, invitando tutti a prendersi, ciascuno per proprio conto e nel proprio piccolo, per il bene comune di tutta l’umanità, l’impegno per proteggere il pianeta e a promuovere un'economia che non saccheggi la Terra. In particolare, "Laudato Si'"mette in evidenza alcuni punti fondamentali che qui sotto ricordati in maniera generale. In primis:
La crisi ambientale come crisi sociale:
Il Papa ha tenuto a evidenziare che la crisi ambientale e quella sociale sono strettamente interconnesse e richiedono un approccio integrato. Il secondo punto riguarda: La necessità di una conversione ecologica.
Con la sua enciclica il nostro Santo Padre invitava a un cambio di mentalità e di stile di vita, per adottare un approccio più sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Il terzo punto riguarda:
L'importanza della "cura della casa comune".
Il Papa ha evidenziato che la Terra è un bene comune, che dobbiamo proteggere e custodire per le generazioni future. Il quarto punto indica:
La responsabilità dell'uomo.
L'enciclica ricorda che l'uomo ha una responsabilità particolare verso l'ambiente e deve agire per garantire un futuro sostenibile. Il quinto punto mette in evidenza: La necessità di un cambiamento radicale.
Il Papa ci ha invitati, infine, anche a un cambiamento radicale nel modo in cui viviamo, consumiamo e produciamo, per creare un futuro più giusto e sostenibile. Pubblico una mia poesia proprio sul pianeta terra che dedico al nostro Santo Padre, fautore di indicazioni e un esempio vivente di uomo di pace, di fratellanza e di grande umiltà. La poesia è questa. Riporto di seguito il testo. ~~~~~~~~~~ AL MIO AMATO PIANETA
Pianeta mio, tanto amato, negli anni, dagli uomini sei stato a lungo calpestato e altrettanto maltrattato.
Resisti e strizzi l’occhio alla luna, alle stelle e al sole, mentre , speri ancora in un universo intriso d’amore.
Nel frattempo, gli uomini cercano invano il senso della vita, che per loro è un grande mistero, spesso anche, una buona occasione fallita.
E, a causa, dei Paesi più potenti, resisti alla loro incuria ambientale e ai loro perenni inquinamenti.
Ma con le onde del mare che non s’alzano più a ritmo armonioso, ti ritrovi, spesso e senza avviso, in qualche cataclisma pauroso. Povera TERRA mia, sei stata martoriata , inquinata e avvelenata, e, delle tue risorse, purtroppo, selvaggiamente depauperata.
Per tutti quelli che ti hanno brutalmente violentata, ora, stanca e molto turbata, con tutti noi, spesso ti mostri altrettanto arrabbiata.
Pianeta mio, se l’uomo non si ravvederà, in fretta, nei tuoi confronti, tra qualche anno, saremo tutti belli e morti. Concetta La Placa © Roma li’, 30/08/2023 t.d.r.
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