Pubblicato il 22/02/2016 00:11:03
Quando ancora si viveva In un mondo ora sommerso Da sterpaglie aggrovigliate Con dei campi esautorati Mentre zolle agglomerate Aspirano ad essere rivoltate Ho l'immagine ancor chiara Del mezzadro con la iuta Con la mano a sventagliare La semenza del filo d'oro Che al campo dava decoro Col cappello a fare ombra Per fermare un po il sudore Il ricordo di una sporta enorme Che di paglia era ben fatta mi strisciava spesso a terra Rosicchiava i polpacci e le ginocchia C'era acqua fresca ed un bicchiere Ed un fiasco di rosso sangue Da lontano mi vedeva e intanto sveltiva il passo Vederlo bere era come bestia Quell'immagine era l'essenza Di un mondo di eccellenza Son derisi come ignoranti Senza il rispetto per quelle genti Che da un passato dignitoso Seminavano l'armonioso
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