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Meditazioni su suono e silenzio

di Alberto Rizzi
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Pubblicato il 09/02/2016 23:10:05

Le vesti che tenevo strette in mano

                                                        mi scivolarono nell’oscurità

 

                            (questione d’un attimo

                                                                credo)

 

mentre osservavo come onde

ogni mio suono farsi suono

ed allontanarsi in silenzio

 

sibilano quiete espressioni

nel vento accanto a me

 

e sia benedetta questa polvere

                                                ogniqualvolta non ho luogo a posare la mia mano

 

In certi giorni puoi udire

il suono delle foglie che cadono

                                                   come pensieri che cadono

silenziosi

 

Non v’è piacere nel rimanere soli

                           nel contarsi certezze

quando sotto il tappeto di foglie cadute

                                                              come unghie

cresce gelo per assenza di tracce d’erba

 

La sorpresa dell’amore sta riflessa sui molti cuscini

                                                                                  che ogni uomo ha toccato

 

io ne scavo l’onda

e ciò non produce alcun suono

                              alcuna ipotesi di lamento

sulla quale fare assegnamento per giocare

                                                       nascondersi

                              alcuna ipotesi diritta come strada

dove fermarsi in attesa del biglietto

per il ritorno dentro casa

                     dentro una stanza

                     dentro se stessi

 

Dalla finestra abbracci

                                    ad ante spalancate

un mondo freddo come neve

                 solido ma sperduto come neve

dove trovare inciampi è facile

                                                come raccogliere uno sguardo

 

ma sènz’alcùn rumore

nel silenzio d’un vento ormai rappreso

                                                             appunto

 

 

 

(tratta dalla raccolta autopubblicata come samizdat

"Pensieri sovrapposti e senza un ritmo preciso"

richiedibile all'autore)


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