Pubblicato il 09/02/2016 19:32:31
Quell'Ugolin io vidi che,mugghiando,l'acute zanne nel teschio infossava dell'arcivescovo. A lui Ugolin succhiava le midolla pien di rabbia, che' della sua carne nova ei si fe' pasto. Cosi' vidi lui assai ringhioso e me vide: io pallido e tremante. Eppur mi lascio',silenzioso, il passo. Allor che svelto,allontanatomi in cerca d'altro, andai che' potea ancor cadermi addosso! (testo scritto in epoca ginnasiale).
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