Quando l’aria di fuori ti rende così cieco
ed una corsa verso le colline
è impossibile o comunque vana
quando pensi a quand’eri giovane
e a come i colori siano cambiati da allora
mentre il giorno tende ad accorciare
perentoria sicurezza di bioritmo
qualcosa ti sfiora accanto
come un soffio di gelo che ti dica
“È tempo di abbandonare la città”
ed è buffo non sapere
dove davvero vadano le nostre parole
al cospetto della vita che ci scorre via
l’ultimo scherzo che feci al telefono
è roba vecchia ormai
roba di quando si stava tutti in branco
ed ogni passo avanti ci costava molto caro
anche se sembrava d’essere tutti insieme
richiedeva spasimo di forza
ognuno che stava stretto all’altro
parlava senza dire nulla
adesso le donne mi passano accanto
e ignorano perlopiù ogni traccia del mio nome
vocali e consonanti
e nessuno che si fermi alla mia porta
Io che mi tengo i piedi
bèn’inchiodàti al suolo e
giuro
non capisco
potrebbe essere un’altra epoca
io che mi affaccio a salvar qualcuno
ma in bilico tra il restarmene in casa chiuso
a dissertar parole forse inutilmente
Non lanciarmi quegli sguardi
non mi lasciar tranquillo
non è il caso di parlarne ancora
Dirottiamo i pensieri come fossero pesanti
banali
aggrappiamoci stretti a qualcosa di giàvìsto
alla TV
ad un biglietto
che ci garantisca quella meta più sicura
ancorata al fondo giàvìsto della strada
come bastasse dire
“Prima porta a destra, prego.”
Toglietemi quei vostri occhi così sgranati
giù dal viso
sto solo ripensando ai miei colori
a quelli pèrsivìa come per caso
mentre il tempo si va facendo fresco
ed i vestiti non bastano per tutti
ma tardi già non è
per bandir queste parole via dai pensieri
e senza biasimare invece questi nostri tempi
qualcuno dei loro nomi segreti
per la città abbandonata e vuota
Non rimane molt’altro da vedere
e la chiave che riposa nel destino
lo sai
catena lunga dal palato al cuore
è nascosta in un “laggiù”
che sa di visceri e cemento
da qualche parte ancora fuori mano
(tratta dalla raccolta omonima,
autopubblicata come samizdat e disponibile presso l'autore)
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