Mentre vago in certi posti
I messaggi son nascosti
Tu li vedi fan l'occhiolino
Giocano sempre a nascondino
La natura va al contrario
Con spirale in antiorario
L'evidente che non si vede
Che si trova sotto al piede
Parla parla in ogni istante
Solo a chi non è ignorante
Per riempire il potenziale
Del cervello addizionale
Più la osservo e più ne vedo
Tante specie e il suo congedo
La natura urla il lamento
Delle ferite e il suo tormento
Quei colori stupefacenti
Che in natura son lucenti
Fiori spesso a volto chino
Per vergogna del vicino
Io li guardo e mi domando:
"Con che diritto di comando
Noi che siamo figli in natura
in olocausto si avventura!"
Bocche che con parole al vento
Imitando rane gonfia il mento
Son boriose e son sapienti
Poco inclini e intelligenti
Ciarla ciarla senza niente dire
Soffia al vento a infastidire
Quando incontra orecchio ostile
Le raccogli a terra col badile
Per capire la natura figlia
Ci si avvicina e si bisbiglia
Sottovoce e con carezze
Vi è germoglio di certezze
Alla natura non si comanda
Toglie tutto e raccomanda
Da degli ordini all'alto mare
Col potere di reinventare
Con pennelli sempre intinti
Imbrattati di colori variopinti
Tirano righe sulla grande tela
Crea embrione di parentela
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