La sete di poesia piange paradigmi d’uomo
vibra tracce d’anima la sua preghiera
nella spoliazione
l’odore lungo della paura
scuote uomini spenti
annientati dall’indolenza statica dei divieti
Cresce sulle sconfitte la parola
e crea il Santo
il mondo guarda le sue sbarre e lo ama
Dei giovani la sete di lealtà
d’uomini offuscati
l’odore lungo di giuramenti brutali.
Appartiene ai giovani la sete di giustizia
alla storia immortale il nome dei santi
Ashraf, Raif, Waleed e molti altri…
Sulla strada di un mezzogiorno abbagliante
piume di colombe insanguinate da credo feroci.
Nel vento tracce, solo tracce d’uomini veri.
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