#SaveAshrafFayadh
Devo dire a mio figlio
che c’è la confusione
e ci sono i dolori
c’è un carnefice ogni cento vittime
e la macchina del mondo che si muove attorno
nessuno vuole farla smettere
la spia è sempre accesa e silenziosa
poco ci importa che siano gli altri a mandare dei lamenti
poco importa che le ruote che girano calpestino davvero
nessuno vuole guardare e affrettiamo i passi.
Che c’è il potere
e ci sono gli idoli
c’è una cima sempre da assaltare
e mille facce da indossare per restare alti
e nessuno vuole sentirsi smesso
mettendosi nei panni dell’altro ci si impoverisce
la polvere la si getta nel cortile del vicino
la croce sulle spalle dei poveri cristi che tradiamo
ogni silenzio può aprire una tomba.
Dovrò dire pure qualcosa a chi tra noi
ha detto che ci vorrà coraggio a chiedere vergogna
e chiamare amico un uomo maledetto
e chiamare amore una patria tiranna
che ci vuole umanità nella confusione e nella polvere
darci pace e vivere
e chiedere libertà per chi hanno costretto ad un solo pezzo di cielo
e trova ancora poesia per scriverci sopra
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