Pubblicato il 08/01/2016 16:29:11
Amata terra
Io non so se esista un lembo di terra come questo, altrove, dove si prova quello che io provo dove se miri il cielo, come stanotte, viaggi in un sogno ad occhi aperti.
Qui, non desidero altro, ché per grazia ritrovo le mie radici; discendo pendici di monti e nei tramonti disegno profili. Ecco! Aci e Galatea far capolino, amanti ad ogni amante l’occhio strizzano come languide lucciole destate nei pleniluni incantevoli di questa adorata Sicilia.
Attraverso miti e passioni, mi riconosco storia rara d’arte e di profumi, di genio e di fatica, d’atavica memoria al cui richiamo, dolce, mi percorre un brivido; e torno a te cielo di lumi silente, punto in cima dove s’affoga il cicaleccio e si dilata l’anima fra stelle e respiro di mare e di limoni.
Non senti più le tue vene, siculo distratto, dall’alto dissanguato e in basso inerte, per mafia e fame conosciuto ai più?
Dentro topaie metropolitane sterilizzati nei vostri i Pad, i Phone, dentro cuffie assordanti, ebbri di connivenze, isolati isolani chi ci riscatterà se non noi!
Amata terra io non rinuncerò mai a sentirmi universo fra le tue braccia in pace con me stesso.
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