Pubblicato il 05/01/2016 11:53:53
"mens immota manet; lacrimae volvontur inanes." Eneide IV, 449 E davvero ormai sordo a ogni richiamo ti vedo allontanare ma non ha rabbia né clamore questo rogo e si consuma, lentamente con la pudicizia di un fuoco cui ardere non è dato se almeno potesse elevare lo strazio ululando la fiamma se potesse la lingua, almeno divampare la cenere forse infine saprebbe, pietosa velare resta invece alla terra il suo gravame e il fumo s'inanella casto e quieto al cielo senza fiatare
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