Prima della genesi del mondo
noi eravamo indocili radici
stagioni di cellule impreviste
intrecci casuali di tuberose nell’orto.
Prima della genesi del mondo
si respirava l’alba e le foglie
fluttuavano sul tetto della scuderia.
Nel vorticare c’era lo stesso sogno
[una forza unica ] in bilico nel vento
caldi spazi profondità di visioni .
L’ippocastano disseminava
sui selciati ricci gremiti di bacche
con qualche furtiva carezza di sole
a volte tremava tra i lunghi rami
sfiorandoci improvviso il frullare
di tortore grigie che nel silenzio
del mattino ci destava.
Ora non c’è stagione
sovrasta il buio e gli occhi
si perdono tra i cigli.
Ora a tentoni si va non c’è orizzonte
Il pianeta precario lancia strali.
E’ qui la Terra Santa
dove Erode il tetrarca
consumò la strage degli innocenti?
© Maria Allo
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Maria Allo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.