Ricordo i prati scoscesi
e le infinite sterpaglie
quando mi portavi in antrosi
nascondigli e fra la faglie
nei mari infiniti odorosi
in cui un olezzo si coglie
E guardavamo il moto
pigro di nuvole ignoto.
Soltanto un alacre suono
di gabbiani in risveglio
eran pochi dentro ad un tuono
Volavan: fracassi in cordoglio.
E pigro il faro dall’afono
scoglio s’innalza dal giaciglio:
disteso il tuo sguardo attonito
ripana il mio lassù rivolto.
Dicevi:<<è l’ultima volta>>:
pian piano il frangente assorbiva
la triste mia voce distorta.
E’ l’ultima goccia di riva
guardandoti dicevo :<<ascolta…>>
poi un barbaglio di luce tardiva.
Contrise le navi, gli scogli :
serbammo ricordi fra i moli e gli incagli.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Lidia Novello, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.