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Raccolta di poesie di Lidia Novello
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Il sogno

L`incontro nel travaglio di un` esistenza

Sei tu.Con le tue mani di cartapesta

vieni a dipingermi il volto in assenza

e fammi illudere: ancora un giorno in festa!

 

I monti di ninfe e Nemesi materna

lenta gridava alle figlie del cielo

e del tempo : chi ama giace in un`urna

e sa di fallace eterno! Urli nel bello 

 

assolo d`amore con phatos e sfracelo!


Id: 41916 Data: 13/03/2017 20:48:46

*

(Da una mia raccolta )

Ricordo i prati scoscesi
e le infinite sterpaglie
quando mi portavi in antrosi
nascondigli e fra la faglie
nei mari infiniti odorosi
in cui un olezzo si coglie
E guardavamo il moto
pigro di nuvole ignoto.
 
Soltanto un alacre suono
di gabbiani in risveglio
eran pochi dentro ad un tuono
Volavan: fracassi in cordoglio.
E pigro il faro dall’afono
scoglio s’innalza dal giaciglio:
disteso il tuo sguardo attonito
ripana il mio lassù rivolto.
 
Dicevi:<<è l’ultima volta>>:
pian piano il frangente assorbiva
la triste mia voce distorta.
E’ l’ultima goccia di riva
guardandoti dicevo :<<ascolta…>>
poi un barbaglio di luce tardiva.
Contrise le navi, gli scogli :
serbammo ricordi fra i moli e gli incagli.


Id: 35418 Data: 19/12/2015 12:19:49

*

Sulla guerra

Non lasciate che ci condanni nel baratro
la morte impeta coi suoi spasimanti
Scheol,vendetta e sorte .Nei giorni avanti
ho visto cadere come neve un altro 
in un borgo lavico... erano in tanti!
Gremito il mare fecondo di scavi
colmati i richiami da un triste boato.
Promiscui nel vespro i tuoni lontani vivi
di un altro fragore: sui cavalli calato
un moro,muove per il califfato
una scimitarra,seduce con il sangue
invade un antro polveroso dannato.

 

E la donna ho visto col velo scannato
da un essere maledetto!Potete arrivare
a capire,potete fermare il pingue
macello e non mietere un'ostia volgare
di figli senza padri in Siria e porgere
fine a un'astio senza una sorte indenne?
(Intanto il rivolo che ho versato e' degno
di un nome che promette un regno...)

 

Pregate...ma a chi,dimmi tu malandato 
che vuoi mutilare radici lontane?
Che t'involvi come immortale ,basito
del tempo e dell'essere occidentale? 
Attaccate...ancora una volta un brumare 
stordisce chi il cancro vuole annullare!
Ma l'uomo cos'ha da fare? Uccide,forse 
nel tribale,-annulla il cristiano o il marrano!-
E tu percuoti il musulmano!- Che scarse
credenze, che scarse risposte!

 

L'ho vista ieri convulgere sotto uno spalto
(la madre urlava gremita dalla Laguna ...)
Dov'eri,dov'era il tuo soffio rimasto?
Non scrivere sugli almanacchi,non c'e' fortuna
(Charlie era morto,garrisce pero' una voce...).
Io voglio gli inglesi,io voglio il mondo. Desto
ogni cosa al suo posto.Nessuna pace.
Un cancro veloce si spande (sfacelo!
la lega del mondo non temo),e il mondo cade.
Che pace,che pace?Lasciate le orde!


Id: 35105 Data: 23/11/2015 10:10:16

*

Notturno

 
Forse ignara è la notte
dei suoi silenzi astrusi 
e difformi.Forse chiara 
è la leggiadra coltre 
d'inumana assenza così 
fitta e della pianura 
placida a quei suoi sguardi 
essangui ,e -sembra- ingordi.
 
Ho trovato appeso un oblò 
là,  sui rami del cielo :
ed era lesto un nugolo
che sciava come un falò 
ballava inguaiandolo 
quel povero blu in raggelo : 
oggi -sai-è un bel giorno
-non t'uggi - domani inverno.
 
 
Tanto mi appare fuggire 
sapita come ogni voce 
che parmi dire:-è la vita!-
ma dove mi vuoi tradire?
Forse sulle mollicce 
 nocche aride in salita?
Si veste e ara sul colle 
un gelido alito di folle!
 
 
Ascolto.
 
(Che dice?Niente,mi ciurla. 
Non ha che dire. Non vuole 
sentire ). Che io mi ludi
intanto! E allegra garrulla 
già un'anima gentile:
è triste da dire!(Ordi 
vita trame d'avvenire! )
Non ho più niente da dire...
 


Id: 35014 Data: 16/11/2015 16:04:54

*

Dipingevamo gli occhi alla luna

Eravamo noi due succinti.

Dipingevamo gli occhi alla luna.

Lenti soppesi ci tenevano gli arti

prima il mondo poi la bianca laguna 

e diramati segni urlavano:parti!

 

Sul volto abbacchia ancora un riflesso :

faraglioni legati al globo,ai matti. 

Orlando chiese ad Astolfo il nesso:

noi oriamo,quieti nel morfo,alla fortuna. 

 

(Tutti i Diritti riservati ai sensi della norma e della Legge )

 

 


Id: 34968 Data: 13/11/2015 11:40:45