Pubblicato il 19/12/2015 11:44:10
strenuamente declinando in basso ascendo e lì ti trovo perduto in un roseto tra le spine dietro l'ovale di una foto la prima a smarrirsi ricordo, fu la voce ma tu avresti potuto dirmelo quel male che s'annida nelle ossa -se è destino al figlio di rasentare il padre- e di quel filo rosso potevi dirmelo che stenta a coagulare ma già tu avevi la tua luce e la mia che non si è accesa mai forse solo un altro cruccio alle tue spalle eppoi lasciare, m'hai lasciato con i miei gigli ancora infondo agli occhi e dopo tutto questo tempo attesa adesso all'ora della sera rimango sola col mio nome stretto tra le mani e tu che ancora mi guardi tra le rughe dello specchio attraverso le fessure tu, avresti dovuto dirmelo di questo mondo che è impossibile a salvare viviamo apocalissi quotidiane dovevi dirmelo che inane è ogni tentare
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