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Un bagliore di Jon Fosse con due domande all’autore

Argomento: Letteratura

di Menotti Lerro
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Pubblicato il 16/11/2024 15:26:57

In questo periodo ho letto con piacere A Shining (Un Bagliore nella versione tradotta in Italia per la Nave di Teseo), romanzo breve (o racconto lungo) di Jon Fosse, premio Nobel alla Letteratura 2023 e Premio Internazionale Cilento Poesia 2024. 

Un testo pieno di energia e di interrogativi necessari: Dove sta andando l’uomo alla guida della propria "macchina" (che finirà per impantanarsi nel fango), dunque della propria vita?

'Il sentiero gli si apre dinanzi all’andare…' (penso), ma… è un sentiero devastato dai solchi, dall’azione del tempo. E poi il bosco, che mette i brividi addosso, così come la neve, il pallido sole tramontato...

Cercare aiuto nel bosco può essere un’idea infelice perché non è quello il luogo più probabile per trovare generalmente aiuto o buona compagnia, se non forse quella di un eremita, o di un’altra persona che si è smarrita… fosse anche l’altro da sé... un bagliore improvviso e inaspettato capace di illuminare, nel bene o nel male, il più tortuoso dei sentieri...

Finito di leggere il romanzo chiamo Jon per salutarlo, abbracciarlo, dirgli quanto ho amato leggere il suo libro.

Poi gli dico: “Sai, leggendo il tuo romanzo ho pensato a quanto il tutto sia raffinatamente teatrale. Credi che questo testo potrebbe essere rappresentato sulla scena? Di pagina in pagina ho infatti spesso immaginato il protagonista in un meraviglioso flusso di coscienza monologante con degli spettatori presenti fisicamente...  

Risposta Fosse: “Sono abbastanza sicuro che il testo si adatti bene al teatro, e anche che presto o tardi finirà sul palco”.  

Conversando con lui, chiedo ancora qualcosa che mi incuriosisce sempre, nel senso che è assolutamente per me primario sentire l’esatta risposta in merito dell’autore sulla natura impersonale o autobiografica del proprio scritto.  

Dunque: “Una mia seconda domanda è la seguente: Questo tuo romanzo è completamente impersonale oppure se vi sono nascosti minimi accenni volutamente autobiografici?

Risposta Fosse: “Ho difficoltà nel vedere questo racconto relazionato a qualsiasi forma di auto-narrazione. Credo che sia in realtà un esempio opposto ossia di un testo che dice qualcosa che solo la scrittura impersonale può dire”.

 

La conferma di Fosse apre una serie di considerazioni possibili sul testo che per ora mi limito a valutare nelle pareti della mia mente… e ultimo, ma non ultimo, approfitto per consigliare questo libro ad ogni lettore di romanzi che ami la poesia…

 


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