Pubblicato il 08/03/2017 07:01:06
RILKE, a 90 anni dalla morte A 90 anni dalla morte di Rilke. A 40 anni dalla fondazione di Anterem.
«Perché il nostro cuore ci eccede, sempre, come il loro eccedeva. Non possiamo più cercarlo in immagini che lo plachino…»
‘Rilke e la natura dell’oscurità’. Il nuovo libro di Flavio Ermini.
L’ultimo lavoro saggistico di Flavio Ermini si configura come un profilo letterario assolutamente inedito di Rainer Maria Rilke. Il volume ha per titolo Rilke e la natura dell’oscurità ed è pubblicato da AlboVersorio, 2015, nella collana 'Studi' diretta da Erasmo Silvio Storace.
Seguendo un cammino che va da opere leggendarie come le Elegie duinesi fino a lavori meno frequentati dalla critica come Worpswede, Ermini si accosta alla scrittura di questo poeta lungo sentieri obliqui, laterali, in ombra: là dove una parola ancora può dirsi nell’aderire al movimento del testo, nell’assentire al gesto sempre incompiuto della nominazione.
Grazie a tale esperienza, Ermini può registrare qualcosa d’imprevisto e insieme d’impensato rispetto alle abituali cognizioni sulla poetica di Rilke.
https://alboversorio.wordpress.com/catalogo/collana-studi/.
Ne parlano: Giorgio Bonacini su L'immaginazione; Patrizia Garofalo su tellusfolio.it; Marco Furia su Pergeion; Giuseppina Rando su tellusfolio.it e su Il Segnale; Marco Ercolani su Blanc de ta nuque; Giulio Galetto su L'Arena; Danilo Di Matteo sulla Riforma; Cesare Milanese su QuiLibri; Andrea Tagliapietra su Poesia.
Segnalazione:
È in distribuzione il numero 93 di “Anterem” (dicembre 2016). È un volume di grande rilievo, come si può rilevare dal sommario.
Il tema cui il numero è dedicato è 'La poesia non è un genere letterario'. A tale proposito Flavio Ermini registra nell’editoriale: «La parola che parla nella poesia non fa segno, non entra come moneta di scambio nel commercio quotidiano; non fa opera di senso. Non è la parola ineffabile che scende dall’azzurrità, ma quella che sale come fumo e fuoco dal vulcano. È una lingua di “laggiù”, ma è l’unica che può dire cosa accade 'qui'». Viene sottolineato in tal modo che «la poesia non è tanto un 'genere' o una 'categoria letteraria', non è un mero ornamento dell’esserci e della sua finitudine, bensì una forma di vita che svela una natura probabilmente indefinibile, ma sulla quale non possiamo non riflettere».
Convengono al dialogo su questo numero poeti e filosofi di rilievo internazionale, in un succedersi avvincente di poesie e saggi. Significativamente il numero si apre con una delle più belle poesie di Marina Cvetaeva: 'Poeti', nella traduzione di Elena Corsino. A tutti coloro che, sulla base di questi elementi, desiderano iniziare a confrontarsi con il nostro cammino di ricerca consigliamo di abbonarsi. L’abbonamento è biennale e consente un aggiornamento costante sulle più significative tendenze poetiche internazionali. È comunque possibile richiedere anche solo questo speciale fascicolo.
Per richieste e informazioni scrivere alla direzione: flavio.ermini@anteremedizioni.it
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