FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.
FRANCESCO TERRONE
Vivo di te
Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza
IL TEMPO PASSA
Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.
Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.
Invano tendo le mani per abbracciarti.
Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua
[ presenza,
mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo
che il tempo non è più lo stesso
ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava
amore
quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,
la stessa che oggi mi fa impazzire.
Com’è difficile amore mio...
GABBIANI
In un sogno ho visto luci
danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.
Al risveglio non ho visto
che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia
e carogne di animali morti.
Allora ho capito che il sogno delle luci
non era altro che la disperazione che provo
quando percorro le strade di questo mondo,
mondo illuminato da luci che non danno calore.
LIBERTÀ
Tra rovine e miserie
ti immagino come se fossi una farfalla
con ali immense,
leggera, scivoli nell’aria alla ricerca
di uomini e donne capaci di amarti ed amare.
Non so quanti uomini e donne troverai.
Farti amare è difficile perché
il tuo nome è libertà.
LONTANANZA
La lontananza è simile al sole di mezzanotte,
non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un
[ nuovo mattino.
La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti
di chi ha parlato con la tua anima
e adesso è lontana dal tuo essere.
È lontana un giorno che non passa mai.
L’IDEA DELLA VITA
È impossibile toccare il cielo,
lo vedi, lo osservi,
appena tendi di abbracciarlo lui scappa,
come la vita, pensi di possederla non la
[ possiederai mai
è solamente una idea che staziona nella
[ tua mente.
Idea che scompare appena cala il sole.
FIORE DI PRIMAVERA
Sentivo i battiti del tuo cuore
ed avevo paura di farti sentire i miei.
Non si può amare un fiore
solamente attraverso il suo profumo.
IL RUMORE DELLA SOLITUDINE
Il rumore non ha orecchie per ascoltare.
Attraverso la solitudine
vivo gli amori che non ho mai vissuto.
ALI DI GABBIANO
Sei una immagine di vita per me importante.
Ho visto fluttuare nei tuoi occhi
la luce delle stelle ricamata dal sole...
Ovunque andrai
io ti seguirò con le mie ali
di gabbiano innamorato.
TIGRE
Mi rincorri, mi tendi le mani,
come farfalla con le ali mi accarezzi,
poi ad un tratto diventi una tigre,
mi graffi l’anima e scappi!
VIVO DI TE
Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...
Vivo di te perché tu sei la pazzia
che sospira ancora nella mia poesia.
CORRO VERSO IL VENTO
Il giorno è cupo, la notte è scura
senza la luna e le stelle.
Non mi resta che chiedere al cielo
di fermare il tempo e correre verso il vento.
È GIORNO È NOTTE
La notte corre lungo il tempo
mentre i sogni accompagnano la speranza
che si affida agli orizzonti della vita.
È giorno, è notte:
la terra nei suoi giri scruta e cura la vita
che si perde nei ricordi che non muoiono mai.
IL CIELO DI NOTTE
Il mondo brulica di rumori,
sterile e incapace divora il tempo
senza accorgersi che muore.
Di notte con la luna e le stelle non sono solo,
mi sento vero.
Vivo tra tanta vita
che non racconta menzogne colme di ricatti.
Amo la notte
perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.
Riesco di notte a pigmentare
i tormenti della mia anima
così da non averne più paura.
IL SAPORE DELL’AMORE
Vento forte e sole d’inverno.
La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.
Come vorrei almeno per un attimo
assaporare l’amore,
forse sarei meno solo
quando diverrò un fiore senza primavere...
MIA ESISTENZA
I giorni come nuvole
si rincorrono nel tempo.
Sto consumando la mia esistenza
ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.
PEZZO DI GHIACCIO
Sottovento ascolto il tuo silenzio.
Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,
vivi la gloria di notte mentre
la luce che sorge al mattino
ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte
quando innamorata del tempo che fugge
misteriosa taci.
HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE
Ti sorrido perché ho bisogno di guardare
il sole che vive e la notte che muore.
NUVOLA DI SILENZI
È notte…
il mondo avvolto in una nuvola di silenzi
tace ed attende
un nuovo giorno che non arriva mai.
È notte...
OLTRE LE NUVOLE
Ti ho amata perché
mi hai insegnato a sorridere
anche quando le nuvole coprivano il sole.
Una ruga in più è come un sogno
che non muore mai
quando l’amore si perpetua nel tempo.
UN BACIO SALVERÁ IL MONDO
Ti ho baciata
come il sole bacia la terra
per fecondare i fiori più profumati e belli.
Ti ho baciata
come un uomo bacia la sua donna
per disegnare nel cielo i colori del tempo
affinché non passi mai e la vita duri in eterno.
Ti ho baciata
perché un bacio salverà il mondo.
L’IMMENSO
Guardo i tuoi occhi e vedo
il cielo nel suo immenso universo...
ANGELI INFEDELI
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Gioco nell’acqua
per non ascoltare i giochi di sangue
di una guerra senza ragione,
urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.
Un mondo di angeli infami
alimenta odio e fuochi
per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.
Infedele
come la morte e la vita, quella dei bambini,
è più infame della terra che calpesti,
quella terra che non lascia nemmeno il sangue
dei sandali caduti in guerra
per la sete e la vergogna del vile danaro.
QUELLO STRANO POPOLO
Ai piccoli angeli derubati
della loro vita in Terra Santa.
Lasciami vivere nell’ombra,
non ho voglia di vedere il mio sguardo
annerito
dal colore della morte.
Lasciami vivere nell’ombra,
perché non posso guardare
il nero su nero
del mondo ebraico
che strappa gli occhi alla vita,
pensando
che ad esso appartiene quel mondo
che ha una sola luce,
la luce della morte.