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Francesco Terrone Vivo di te Prefazione Raffaele Piazza

Argomento: Letteratura

di Raffaele Piazza
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Pubblicato il 30/10/2024 23:16:15

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FRANCESCO TERRONE

 

Vivo di te

 

 

Anche in questa silloge la fertile penna di Francesco Terrone (nato nel 1961 a Mercato San Severino, Sa, dove risiede) si apre all’amore, quello duale uomo-donna, e implicitamente anche all’amore universale. Uno dei pregi maggiori della poetica del Nostro è quello di una forma del discorso sempre elegante e controllata che non cade mai nella retorica o nella ripetitività e riesce a esprimere concetti ed emozioni con complessità e semplicità nello stesso tempo, colpendo nella mente il lettore, il quale si accorge che nella sua vita ha provato gli stessi sentimenti di eros e pathos: «Il rumore non ha orecchie per ascoltare. / Attraverso la solitudine / vivo gli amori che non ho mai vissuto» (Il rumore della solitudine). Il titolo della silloge Vivo di te è una conferma dell’Amore vero per l’amata che, per dirla con Goethe, fa sentire il perenne innamorato tutto gioia e patimenti e felice perché la sua anima ama. Nella poesia Il tempo passa leggiamo: «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio./ Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi./ Invano tendo le mani per abbracciarti./ Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua presenza/ mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo/ che il tempo non è più lo stesso/ ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava amore…». Le sue poesie sono tutte variazioni sul tema dell’amore, non solo per l’ innamorata, ma anche per la Madonna o per l’ Spirito Santo, come emerge dalla lettura di altre sue raccolte. «Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio» è un verso di rara bellezza e racchiude un desiderio che è comune per ogni essere umano  che in primis desidera di essere ricambiato dalla sua lei, persona e non creatura tanto desiderata e cercata che al poeta pare di sentirne la voce nel silenzio. Grazia e leggerezza caratterizzano le poesie di Terrone spesso con riferimenti idilliaci: «Sentivo i battiti del tuo cuore/ ed avevo paura di farti sentire i miei./ Non si può amare un fiore/ solamente attraverso il suo profumo». (Fiore di primavera). Raffaele Piazza

IL TEMPO PASSA

 

Ascolto la tua voce nell’ombra del silenzio.

Cerco d’immaginarti nel vento dei ricordi.

Invano tendo le mani per abbracciarti.

Abbraccio l’aria che profuma ancora della tua

[ presenza,

mi fermo, mi guardo allo specchio e mi accorgo

che il tempo non è più lo stesso 

ed io non sono più l’uomo che ti sussurrava 

amore 

quando tu scolpivi la tua impronta nella mia,

la stessa che oggi mi fa impazzire.

Com’è difficile amore mio...

 

 

GABBIANI

 

In un sogno ho visto luci 

danzare nel cielo tanto da illuminare l’infinito.

Al risveglio non ho visto 

che gabbiani razzolare su bidoni di immondizia 

e carogne di animali morti.

Allora ho capito che il sogno delle luci 

non era altro che la disperazione che provo 

quando percorro le strade di questo mondo,

mondo illuminato da luci che non danno calore.

 

 

LIBERTÀ

 

Tra rovine e miserie

ti immagino come se fossi una farfalla 

con ali immense,

leggera, scivoli nell’aria alla ricerca 

di uomini e donne capaci di amarti ed amare.

Non so quanti uomini e donne troverai.

Farti amare è difficile perché

il tuo nome è libertà.

 

 

LONTANANZA

 

La lontananza è simile al sole di mezzanotte,

non lo vedi, ma lo senti e lo attendi per un

[ nuovo mattino.

La lontananza è tutto ciò che provi nei confronti

di chi ha parlato con la tua anima 

e adesso è lontana dal tuo essere.

È lontana un giorno che non passa mai.

L’IDEA DELLA VITA

 

È impossibile toccare il cielo,

lo vedi, lo osservi, 

appena tendi di abbracciarlo lui scappa, 

come la vita, pensi di possederla non la

[ possiederai mai

è solamente una idea che staziona nella

[ tua mente.

Idea che scompare appena cala il sole.

 

 

FIORE DI PRIMAVERA

 

Sentivo i battiti del tuo cuore 

ed avevo paura di farti sentire i miei.

Non si può amare un fiore 

solamente attraverso il suo profumo.

 

 

IL RUMORE DELLA SOLITUDINE

 

Il rumore non ha orecchie per ascoltare.

Attraverso la solitudine 

vivo gli amori che non ho mai vissuto.

 

 

ALI DI GABBIANO

 

Sei una immagine di vita per me importante.

Ho visto fluttuare nei tuoi occhi 

la luce delle stelle ricamata dal sole...

Ovunque andrai 

io ti seguirò con le mie ali 

di gabbiano innamorato.

 

 

TIGRE

 

Mi rincorri, mi tendi le mani, 

come farfalla con le ali mi accarezzi,

poi ad un tratto diventi una tigre,

mi graffi l’anima e scappi!

 

 

VIVO DI TE

 

Lontano da te è bello incontrarti nei ricordi...

Vivo di te perché tu sei la pazzia 

che sospira ancora nella mia poesia.

CORRO VERSO IL VENTO

 

Il giorno è cupo, la notte è scura 

senza la luna e le stelle.

Non mi resta che chiedere al cielo 

di fermare il tempo e correre verso il vento.

 

 

È GIORNO È NOTTE

 

La notte corre lungo il tempo

mentre i sogni accompagnano la speranza

che si affida agli orizzonti della vita.

È giorno, è notte:

la terra nei suoi giri scruta e cura la vita

che si perde nei ricordi che non muoiono mai.

 

 

IL CIELO DI NOTTE

 

Il mondo brulica di rumori,

sterile e incapace divora il tempo 

senza accorgersi che muore.

Di notte con la luna e le stelle non sono solo,

mi sento vero. 

Vivo tra tanta vita

che non racconta menzogne colme di ricatti.

Amo la notte 

perché riesco ad ascoltare i suoni del vento.

Riesco di notte a pigmentare

i tormenti della mia anima 

così da non averne più paura.

 

 

IL SAPORE DELL’AMORE

 

Vento forte e sole d’inverno.

La pietra sepolta dalle maree è ancora viva.

Come vorrei almeno per un attimo 

assaporare l’amore,

forse sarei meno solo 

quando diverrò un fiore senza primavere...

 

 

MIA ESISTENZA

 

I giorni come nuvole 

si rincorrono nel tempo.

Sto consumando la mia esistenza 

ascoltando il canto tuo dolce di lacrime amare.

PEZZO DI GHIACCIO 

 

Sottovento ascolto il tuo silenzio.

Pezzo di ghiaccio che nuoti in un mare di stelle,

vivi la gloria di notte mentre 

la luce che sorge al mattino

ti rende spenta per riaccenderti ancora di notte 

quando innamorata del tempo che fugge 

misteriosa taci.

 

 

HO BISOGNO DI GUARDARE IL SOLE

 

Ti sorrido perché ho bisogno di guardare 

il sole che vive e la notte che muore.

 

 

NUVOLA DI SILENZI

 

È notte…

il mondo avvolto in una nuvola di silenzi 

tace ed attende 

un nuovo giorno che non arriva mai.

È notte... 

 

 

OLTRE LE NUVOLE

 

Ti ho amata perché

mi hai insegnato a sorridere 

anche quando le nuvole coprivano il sole.

Una ruga in più è come un sogno 

che non muore mai 

quando l’amore si perpetua nel tempo.

 

 

UN BACIO SALVERÁ IL MONDO

 

Ti ho baciata

come il sole bacia la terra

per fecondare i fiori più profumati e belli.

Ti ho baciata

come un uomo bacia la sua donna

per disegnare nel cielo i colori del tempo

affinché non passi mai e la vita duri in eterno.

Ti ho baciata

perché un bacio salverà il mondo.

 

 

 

L’IMMENSO

 

Guardo i tuoi occhi e vedo 

il cielo nel suo immenso universo...

 

 

 

ANGELI INFEDELI

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Gioco nell’acqua

per non ascoltare i giochi di sangue

di una guerra senza ragione,

urla, respiri pesanti che chiedono aiuto.

Un mondo di angeli infami

alimenta odio e fuochi

per un pezzo di terra, una goccia d’acqua.

Infedele

come la morte e la vita, quella dei bambini,

è più infame della terra che calpesti,

quella terra che non lascia nemmeno il sangue

dei sandali caduti in guerra

per la sete e la vergogna del vile danaro.

 

 

 

QUELLO STRANO POPOLO 

 

Ai piccoli angeli derubati

della loro vita in Terra Santa.

 

Lasciami vivere nell’ombra,

non ho voglia di vedere il mio sguardo

annerito

dal colore della morte. 

Lasciami vivere nell’ombra,

perché non posso guardare

il nero su nero

del mondo ebraico

che strappa gli occhi alla vita,

pensando

che ad esso appartiene quel mondo

che ha una sola luce,

la luce della morte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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