Per l'allegria/è poco attrezzato/il nostro pianeta/Bisogna/strappare/la gioia/ai giorni futuri.
In questa vita/non è difficile/morire./Vivere/è di gran lunga più difficile.
A Sergej Esenin - di Vladimir Majakovskij
Ora è il tempo della necessità di vivere,
di vivere sempre. Così, come mia madre, ballerò
sotto le bombe, io che non ho mai ballato,
perché così è, che tutto acquista senso.
Io desolata, io perduta, che non riconosco
né conosco. Io che ho paura, nondimeno, continuerò
a vivere. Non per dispetto, non per rappresaglia
ma per necessità. Come l'erba, io continuo
a crescere. Che tu non lo sappia, nemico inesistente
eppure mortale, questa è la mia forza.
La vita tracima dalla guerra, la ignora, la calpesta.
Tutto, tutto concorre: il calore di questo novembre
sulle pietre della mia città, la forza della luce,
la bellezza della filigrana sottile di tempo e dolore
che ci attraversa e disegna. Tutto concorre.
Di questo, per questo, per sempre.
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