Pubblicato il 19/11/2017 12:19:23
Questa notte, cercando la tua bocca in un’altra bocca, quasi credendoci, perché così da cieco è questo fiume che mi attira nella donna e mi sommerge fra le sue palpebre, che tristezza nuotare infine verso la sponda del sopore sapendo che il piacere è questo ignobile schiavo che accetta le false monete, e le fa circolare sorridendo.
Dimenticata purezza, come vorrei riscattare questo dolore di Buenos Aires, questa attesa senza pause né speranza. Solo nella mia casa aperta sopra il porto un’altra volta ancora cominciare ad amarti, un’altra volta ancora trovarti nel cafè della mattina senza che tante cose irrinunciabili siano state.
E non dover ricordare questa dimenticanza che sale per niente, per cancellare dalla lavagna i tuoi pupazzetti e non lasciarmi che una finestra senza stelle.
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