Pubblicato il 10/11/2015 19:47:33
Dimmi che alla fine della tenebra sboccerà l'aurora. Al termine dell'esilio oltre le nebbie di un nulla quotidiano ed un cammino nel limbo bianco dimmi se ti rivedrò ancora.
Dimmi se alla fine della tempesta troverò protesa dolce e paterna la tua mano.
Dimmi che ci sarà il mare del tuo sorriso ad accarezzare il mio viso stanco. E che questa vita non mi ferirà più ogni giorno come una lancia nel fianco.
Dimmi se m'accoglierà una festa di sole nell'azzurro che bacia i campanili, mentre ginestre, querce e ulivi danzano sereni senza smarrimento. E fra le tue braccia quando risuonano le cantilene dei cortili negli autunni sull'Appennino tornerò bambina e affiderò di nuovo l'aquilone dei miei sogni al vento.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|