Pubblicato il 02/11/2015 20:30:11
Ho i miei geni e ne vado fiero Il mio viaggio è giornaliero Quando dormo penso a dormire Nell'esser sveglio ho da investire Ho il mio gene del malcontento Son ribelle e non mi accontento Vedo cose che non dovevo vedere Ma non posso soprassedere C'è un gene che mi fa incalzare Per non dire che...-mi fa incazzare- Ho anche quello della memoria Che succhia il vero dalla storia Ho passato giorni tremendi In questo andare -piglia e prendi- Con gli assassinii e con le stragi Le famiglie delle vittime e i loro disagi Nei miei geni c'è la vostra vita Che a molti è già appassita Il potenziale mi spinge al futuro Con l'impegno di chi è più puro Abbiamo un compito preciso Che nel marmo sarà inciso Nella vita non ha importanza Se per ora abbonda l'ignoranza Dobbiamo abbattere i condottieri Se han nei geni dei forestieri C'è un gene in noi che sprizza fiele In attesa che si trasformi in miele
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Gaudenzio Massi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|