Pubblicato il 27/10/2015 19:20:41
T'incontrai al termine di un naufragio dopo che la burrasca la mia chiglia ed ogni illusione aveva infranto.
Ti conobbi tra il sapore della salsedine l'urlo del tifone la sferza delle onde ed il gusto amaro del pianto.
Ti trovai nell'ora più buia smarrita la stella polare quando incombe la solitudine e crolla l'ultima certezza.
Fu la vita, il soffio benevolo del maestrale o forse il Fato a mitigare nella carezza del tuo sguardo l'abisso d'oceano della mia tristezza.
La dolcezza del sentimento sulle ali della poesia si libera nell'armonia del vento.
Non è peccato lo sappiamo entrambi amare il faro che mi ha salvato. Non è scandalo il desiderio che la tua mano stringa per sempre la mia.
Ed ora ripreso il mare con bianche vele dispiegate in un sogno d'amore sospinti dalla brezza navighiamo insieme verso l'orizzonte blu.
Oltre il respiro del fiocco al vento ci sorprende ancora il cuore tra il canto della marea... Nel mio destino non ci sei che Tu.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|