ACQUA E NIENT’ALTRO
Non troverai traccia
qui
traccia di fiori
tenta pure una mossa qualsiasi
mischiati con l’acqua
in ogni modo
fa che porti via ciò che ti lasci dietro
Costruisciti un breve conforto
ma privo di fede
a pensare che non esistono più segreti
più vero o falso
e sei convinto di sapere di chi sei figlio
a chi devi il cuore
ma non puoi trattenere
ciò che ti è stato detto in silenzio
acqua e nient’altro
Quel che scoprirai
sentirai che non è saggio tenerlo per te
ma questa casa
non ti darà alcun riparo
aperta com’è al dolore
per l’anzidetta mancanza di fiori
Nessuna direzione ormai sicura
scegli dunque un’attesa di silenzi
mentre l’acqua scivola nella tua mente
spazio dopo spazio
ed afferra via ogni tuo desiderio
ogni stagione a cui fosti presente
ogni storia che ti fu data
in sorte da questo destino amaro
ed il bambino che desideravi rimanere
respira piano mentre genera altri figli
Noi siamo dovunque
acqua e nient’altro
come il suono delle macchine
o se preferisci come una dimensione d’aria
prova a ricacciarci indietro
se ci riesci
È dunque come se tu ti fossi perso per strada
ed io la guida che ti manca
ma non puoi chiamarmi con alcun nome
neppure nel Giudizio di Dio
e nemmeno riguadagnare la via
che ti riporti a te stesso
Debole quel suono ritorna
come acqua
prova ancora
ma non restare qui
come se tu aspettassi una stagione di sole
perché c’è solo ombra qui
prova ancora
e qualche traccia del passato
Lei sa come intimarti il silenzio
privarti dell’ascolto
fin del mondo in cui vivi
e che vorresti spezzare come paglia
Non un nome per noi
solo una sequenza di mondi
tesi ad esplorare se stessi
! Che pena questa notte
S’io fossi acqua
avresti un luogo dove andare
perché ti scivolerei su me
verso un qualche luogo oscuro da spartire
da lasciare
da incidere
come una lama nascosta
può tentare di fare col fuoco
Penitenti delle vene d’acqua
i marinai capiscono ciò che dico
sono soldati
cercatori d’oro
nascosti nell’ombra di ciò che eri
e qualunque altra cosa sia stata detta
dimenticala
Bada che non ti segua
che non divenga ciò che eri
quel ritmo incapace di cambiare
dopotutto non ti ho mai sentito urlare
malgrado il meraviglioso cuore che hai
Pertanto è questo un luogo di spettri
ci hai speso la vita senza capire
che la madre equivale il figlio
un legame d’acqua e nient’altro
non avresti dovuto lasciare quella casa
? vero
D’altronde
? cos’è il suolo
se non un concetto relativo
La polvere che cade da te
che perdi adorando il silenzio
non ti spaventi
tutto viene preso e dato
ed è in ordine con ciò che provi
l’ospite è il tesoro più grande
se lo sai condividere
orme impresse nella terra
appena bagnata da acqua antica
piacere dimenticato
cose lasciate in sospeso
La faccia che ci costruiamo
rispecchia le altre intravviste
sera & promesse
le lacrime cadranno
acqua e nient’altro pure esse
no
non avevo intenzione
di calpestare questo sentimento
L’oceano si richiude
come un sudario sintetico
la tua pelle si ritira da te
ogni occasione persa
non ci sono fiori qui
(ancora)
lascia il tuo corpo
come una vecchia foto ingiallita
in un angolo della tua mente
ogni indizio s’è fatto fuoco
e voce che non conosce verità
io sto bene
credimi
sono acqua e nient’altro
(tratta dalla raccolta "Opera al nero", autopubblicata e disponibile presso l'autore)
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