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Confessioni diplomatiche

di Adielle
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Pubblicato il 05/10/2015 03:20:11

-Mi chiedi com'è fatto un orologio

per ora limitiamoci a tenere d' occhio l' ora-.

Ti rispondo con  le parole di un film americano  che ho visto oggi

ritagliandomi una figura da coglione

ma la paura e la voglia di non restare da solo

mi prendono per mani (entrambe)

verso questo tempo nuovo che vorrei passare con te

in direzioni contrarie

che diventerebbero la tua strada se non mi cadessero le braccia

troppo lontano dagli occhi che non riescono più a guardarti

per tutto il tempo necessario

a che la foglia torni sull' albero

in questo autunno al contrario che provo a schiudere

tra la mia bocca

che lascia le parole al caso solo quando metteno le ali

e i tuoi gomiti

poggiati sul tavolo che mi guardano

perdere coraggio come chi non si aspetta più niente

e la felicità e i suoi esiti sono moti terrestri

che non lo riguardano perchè alieno.

Ma così, per quieto vivere, privo di qualsiasi risentimento

anche nei confronti di me stesso

quelle volte che riesco a perdonarmi.

Di che vi parlo che non conosco niente d' interessante?

Ma non essere triste e stancami dei tuoi perchè

così i silenzi che ti abitano facciano arti marziali.

Il mio tempo segreto è quello che passo con te

quando ci rendiamo distanti

ma ho bisogno di testimoni che non mi guardino negli occhi

e allora scrivo in un sito

e condivido un' esperienza individuale

attraverso il filtro della mia fantasia.

Ho capito che non mi devo vergognare o giustificare

perchè la poesia è campo di battaglia di vita

oltre che gioco intellettuale.

Perdere il controllo sulla pagina virtuale

per mantenerlo a un livello costituzionale da allarme rosso

nella conduzione delle operazioni quotidiane

riducendo al minimo lo sforzo ogni volta che è possibile

è questo attualmente il mio tenore di vita

e mentro lo scrivo parlo da solo e al tempo stesso mi racconto

per quel poco che possa valere

su di me ha un effetto terapeutico

dal momento che  sono matto posso dirlo forte

senza paura di scompormi o rischiare la reputazione

così sono libero in qualche modo straordinario

di fare quello che mi pare

e ho creduto che l' interessante fosse imparare a saper volere

ma la parte più toccante è cercare di ottenere quello che si vuole

ma occorre coraggio oltre che abnegazione

e io sono pigro e pauroso

la mia ombra appare di rado, è necessario un sole caldo

che solo tu hai saputo far nascere

nel bene o nel male anche quando mi sono scottato

tutti mi avevano avvisato

solo che in quel momento d' entusiasmo ho fatto più di un passo falso

e adesso la situazione è complicata e non voglio sapere quanto

perchè il tempo che passa spesso aggiunge sbarre alla nostra prigione

e solo alla fine ci libera

quando è troppo tardi per capire chi avesse ragione.

Sono le tre e venti di questo mattino qualunque.

E fuori, di un fuori che ancora mi raggiunge, distrattamente, piove.

 

 


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