Pubblicato il 26/09/2015 11:41:12
Oh quant’è bello leggere ‘sti versi ed affogar nel Mar della Melassa la loro forza tosto mi sconquassa da tutti gli altri sono assai diversi.
Si parla sempre d’un amato amore occhi di nebbia corpo di velluto stridio d’impulsi sull’animo muto che a piene mani seminan dolore.
Mentre nel dolce mare già mi perdo la glicemia mi schizza a centotrenta l’insulina nel pancreas disperdo e il glucagone subito s’avventa. In tal modo si turba la mia quiete: codesti versi provocan diabete!
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