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Pensieri confusi

di Adielle
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Pubblicato il 19/09/2015 07:09:40

Eterogenesi dei fini.

I fini si trasformano in mezzi e i mezzi si trasformano in fini.

Salvare l' anima abbandonando la polis.

Pessima strategia.

L' aria è un mezzo? O è anche un fine?

L' apoteosi del mio nucleo è la sostanza che ti compie

prima che tu sia compiuta, che ti sia stato assegnato un compito.

Il tempo che si carichi di senso

non' è forse ogni storia d' amore?

Seguitemi, deducetemi con l' ardore

con cui vi chiedete del senso del dolore, della forma delle cose.

Un accidente che ti capita diventa, con Giobbe, il senso di una colpa

da cui i sensi di colpa.

Dio se sono un uomo giusto perchè mi fai tutto questo?

Dov' eri tu quando Io riempivo il cielo di stelle o il mare di pesci

o la terra di bestie?  La voce di Dio con maleducazione.

La risposta nella pazienza di Giobbe, alla solitudine.

Tanto il dolore cristiano prevede sempre un guadagno

ci si espiano i peccati per un Mondo di grazie.

E perdere la tua anima è il peggio che ti possa capitare

e intanto importi l' individualismo in tutto l' occidente

perchè ti concentri solo su te stesso

su come salvarti l' anima per l' appunto

con l' io funzionario della specie ma la solidarietà relegata ad istinto

in un angolo.

La contrazione degli opposti, è vera una cosa ed anche il suo contrario siamo simboli di uomini

in virtù di un' antica divisione

e ogni atto d' amore è in memoria della precedente unità

ma subito ci si separa di nuovo, dagli ombelichi.

 Fare l' amore sia un antichissimo rituale?

Poi qualcuno permette al mio desiderio di aprire varchi nelle stelle

e mi fa un po' male che smetta d' essere il mio 

proprio quando diventa capace di tutto.

L' amore fa da mediatore

traduce agli umani il linguaggio dei divini

e ai divini quello degli umani:

fa da paciere tra la nostra parte razionale e la nostra parte folle

che è la casa degli dei, che non sono buoni per forza 

perchè sono oltre il concetto di bene e di male

in quanto non stanno alle regole della ragione

che è l' insieme di quelle regole che ci siamo dati

per rendere possibile la comunicazione tra noi e limitare i danni.

Siamo stati consapevoli di essere mortali un tempo

era quello che ci distingueva dagli altri esseri viventi

ma adesso ancora lo siamo?

Una tecnica sopraffina ci confonde per rubarci l' anima 

che è il tempo liberato per pensare a quello che ci pare.

Immaginazione facoltativa per i poveri di spirito

la pubblicità ha un antidoto velenoso, serva della tecnica industriale.

L' età dell' oro l' hanno vissuta i padri

noi figli degradiamo verso l' usura del Mondo.

La speranza è uno spazio-tempo cristiano.

Far saltare la contraddizione nel discorso di un altro

è maleducazione? Mi pare di si. E chi te l' ha insegnato?

Una donna, la madre di Cristo, signora dei silenzi.

Un discorso che si regga da sè

non è da Dio, lui ha bisogno di usare sempre tutto

per continuare ad essere Dio, è la sua condanna

o il prezzo da pagare per poter essere onnipotente.

Essere e non essere è uguale a essere? Voglio dire

se per realizzare istantaneamente un tuo desiderio

tu dovessi calcolare istantaneamente sempre tutto

le possibili ripercussioni sul presente, passato e futuro

e sapessi che comunque cambierebbe tutto

perchè tutto è sempre in relazione con tutto

in quanto tu sei la relazione

dopo aver assistito a tutto questo sconvolgimento pauroso

alla domanda che vuoi? E tu puoi volere tutto

e sai che qualsiasi cosa chiedi accadrà e cambierà comunque tutto

alla fine, di solito, rispondi che tutto continui come prima

se non fai scena muta, che questa volta morire non conviene.

Tu puoi tutto

ma ti conviene non verificarlo mai. In atto, in potenza.

E' questione di fatica.

La soluzione potrebbe essere recitare una formula

un tentativo che non ha funzionato

ne sono nate preghiere senza troppe pretese

perchè comunque l' antica paura è sempre presente

di poter desiderare di non essere

e realizzare il proprio desiderio alla velocità di un unico

fuggevole pensiero di cui non avrai tempo di pentirti.

Rinunciare all' immortalità con un suicidio divino.

Un vero Dio prega o non prega? Ha senso che preghi?

Un vero Cristo, un cristo che si rispetti, dovrebbe morire per noi

e restare morto, per renderci immortali adesso che siamo ancora vivi.

Chi ci vuol provare? Preferisci essere mortale? Restare quello che sei?

Dovresti provare, la sua lingua è dolcissima.

Un trasformatore, un doppio convertitore con licenza poetica.

La formula nella parabola.

"L' amore non è tra me e te

amore è tra me e la mia parte folle cui accedo grazie a te".

Non ho accettato la tua follia quella notte

mentre tu sembravi accettare la mia 

ed era così bello che non c' ho creduto fino in fondo

questo è stato il mio errore, in questo consiste il mio peccato originale.

Avrei dovuto amarti un po' di più, credere in me stesso.

-Tesoro ripensaci o continuiamo così, facciamoci del male.

Non importa, mi hai visto piangere mille volte ormai-.

E ti giuro non sono parole mie, le ho sentite per caso al computer

(o per destino) adesso

e le ho montate così, al volo.

E' così che amore mi lascia senza di lei, in pericolosi sincronismi.

Una soluzione può essere continuare a porsi sempre nuove domande?

L' illusione dei sofismi.

Ho sprecato tutta l' energia che non ne ho più per il ritorno

così lascio che le condizioni mi portino altrove.

"Sembra nessuno ma parla con gli angeli

e da loro del tu".

Vi è capitato mai di sentirvi profeti di un Dio

che parla attraverso di voi?

A me è capitato, spettatrice mia mamma

sarebbe stato da registrarmi per i trattati di filosofia sulla schizofrenia

o per raccimolare materiale per le storielle sui matti.

Prende la forma di un delirio?

Eppure siamo quattro gatti

seduti al tavolo a ubriacarci di vita.

 

 

 

 


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