Pubblicato il 05/09/2015 20:17:20
La sentivo arrivare, nell'aria odore di ferro e di pane bruciato, in lontananza rumore smorzato di ferraglia e di motori. E un brusio, come un alveare, come il ronzio di una citta' che si sveglia al mattino, e poi quei colori arrabbiati grigio, nero, bluastro spennellati sui muri e sul cielo. Poi il primo refolo di vento, piccolo turbine di parole e pezzi di carta, poi una ventata piu' violenta, finestre sbattute, grida e schiaffi nel cuore. Un brontolio minaccioso di cane arrabbiato, un cane spaventato che uggiola ed infine tempesta. Tuoni, fulmini, latrati, pioggia e pianto, parole e amore, accuse e grandine. Acqua, graffi nell'anima e ancora acqua. E sospiri sui tetti divelti, pioggia sulle tegole cadute e sulle porte scardinate. Le finestre sono a pezzi, il vetro, come pioggia di brillanti o di stelle, ricopre ogni cosa, ogni casa, in ogni caso. L'acqua scintilla sui tetti rimasti, sulle ciglia abbassate, ricama nei campi e sul viso arabeschi trasparenti - non nasconderanno le cicatrici - Poi e' silenzio, l'aria immobile, le macerie dell'anima non fanno rumore, e' la quiete che attraversa la tempesta, che mai si placa e tutto inonda e distrugge, per sempre.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giuliana Campisi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|