Pubblicato il 22/08/2015 21:28:50
Tornano da me a notte fonda i miei fantasmi nell'ora più fragile e sola quando la nostalgia diviene profonda e la memoria, in un'alta marea di ricordi, sospinge il cuore alla deriva, sempre più lontano.
Il lume di candela il loro viso disvela. Hanno la purezza di un volto bambino e l'aria stanca di un viandante. Protendono in saluto aperta e gentile la mano che chiede un pezzo di pane ed un sorso di rosso vino.
Sono senza voce i miei fantasmi, mesto il sorriso e tristi gli occhi siedono alla vuota mia tavola e nell' eloquenza tacita dello sguardo mi ricordano del tempo andato.
Ma presto si fa l'alba con lievi rintocchi e poco dopo giunge il giorno. Il sole scocca il primo infuocato dardo. Senza parole dai miei cari fantasmi è il commiato; devono riprendere solitari la via...
Ed ogni notte quando la torre rintocca attendo insonne il loro ritorno; brindiamo insieme ad un tempo che ora è soltanto nostalgia ed in silenzio ci facciamo compagnia.
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