Pubblicato il 30/05/2017 18:33:05
Femmina e maschio fui concepita all’ombra della luna ma Adamo fu sacrificato alla mia nascita, immolato ai mercenari della notte. E per colmare il vuoto della mia altra essenza mia madre mi ha lavato con acqua torbida e mi ha portato sul pendio di ogni montagna consegnandomi al rombo delle domande. Mi ha consacrato all’Eva della vertigine e mi ha impastato con il buio e la luce perché fossi donna-centro e donna-lancia gloriosa e trapassata angelo dei piaceri senza nome. Straniera crebbi e mai nessuno poté mietere il mio grano. Ho disegnato la mia vita su una pagina bianca mela che nessun albero ha partorito poi l’ho ritagliata e ne sono uscita una parte di me vestita in rosso e l’altra in bianco. Non ero solo dentro o fuori del tempo perché ho avuto origine nelle due foreste e mi sono ricordata prima di nascere di essere una moltitudine di corpi di avere dormito a lungo di avere vissuto a lungo e quando sono diventata un frutto seppi quel che mi attendeva. Ho chiesto ai maghi di prendersi cura di me allora mi hanno presa. Ero la mia risata dolce. La mia nudità azzurra. E il mio peccato timido. Mi libravo sulle ali di un uccello e di notte diventavo un guanciale. Rivestirono il mio corpo di talismani e spalmarono il mio cuore con il miele della follia. Custodirono i miei tesori e i ladri dei miei tesori mi portarono silenzi e racconti e mi prepararono a vivere senza radici. Da quel momento sono in cammino. Indosso una nuvola ogni notte e viaggio. Solo io mi dico addio e solo io mi accolgo. Il desiderio è il mio cammino e la tempesta la mia bussola in amore non getto l’ancora in nessun porto. Di notte lascio gran parte di me stessa poi mi ritrovo e mi abbraccio appassionatamente al ritorno. Gemella del flusso e del riflusso dell’onda e della sabbia dell’astinenza della luna e dei suoi vizi dell’amore e della morte dell’amore. Di giorno la mia risata appartiene agli altri, ma la mia cena segreta mi appartiene. Chi comprende il mio ritmo mi conosce mi segue ma mai mi raggiunge. http://www.tropismi.it/mimose-liberta-e-una-parola-parola-poetessa-araba/
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