Pubblicato il 03/08/2015 07:53:10
Saprò parlarti dei miei giorni andati di quando verniciavo i campi per non smarrirmi e scocche appendevo di versi sublimi come languidi glicini, sguardi aggrappati a muri sfiniti. Delle attese … attese che allo stomaco svuotavano l’obolo con la fronte invasa da perle, e il respiro convulso ancora non poteva placarsi <> Così tornavo alla vita <tenace> alla casa fra i fichi dove l’uva era piena e matura nella testa di un mondo. Ma bastava <infondo> scoppiare di puro piacere non appena ti aprivo la bocca e l’acqua ci univa
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Elsa Paradiso, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|