Una profusione di segni ci viene incontro attraverso le opere di Carla Accardi, attualmente in visione nel Palazzo delle Esposizioni in Roma. Tale impellente ondata di segni porta alla ribalta una variabilità inesausta di direzioni, andamenti, proporzioni. L'assetto dimensionale è indagato con cura e con una grande libertà di espansione.
La mostra antologica arriva in occasione del centenario dalla nascita dell'artista e proseguirà sino a inizio settembre 2024. Le curatrici sono Daniela Lancioni e Paola Bonani.
La distribuzione dei vari elementi segnici avviene su tutte le parti della tela o della struttura installativa predisposta. Da questo sistema intricato e proliferante non si viene tuttavia inghiottiti. La costruzione infatti non è mai stancante: è come se un vento aleggiasse con una giusta e proporzionata forza di propagazione e con una spinta variabile.
Il singolo elemento appare a volte ingigantito altre volte trattenuto nell'esiguità di un tratteggio o nella minima esplosione di un accenno vigoroso o lieve. In diversi casi esso viene ad essere ribaltato, parzialmente ruotato o rappreso, ma in ogni caso fatto oggetto di una replicazione costante e strenua.
La replicazione, come già detto, avviene all'insegna della varietà e si offre a una maturazione istantanea. Curvato e spesso disallineato il segno si offre dunque in tutta la sua grinta promettente. Senza tuttavia arrivare ad essere pienamente sviscerabile. In un periodo in cui sorge anche il grafismo musicale Accardi produce la propria avventura estetica originale e particolarmente eloquente. L'occhio si arrende con facilità a questa massa brulicante e inattesa. Nella scelta del bianco e del nero si riscontra una maturità avvincente. Nel dispiegamento del colore si instaura una densità e una forza trainante.
La rivolta del segno in Carla Accardi si associa evidentemente alla rivolta femminile. In tal senso la parola liberazione si addice a questo percorso L'immediatezza della stesura, dal punto di vista tecnico-operativo, va di pari passo con la necessaria immediatezza che va a interessare anche la ricezione. L'osservatore o l'osservatrice prende atto di come possa essere notevolmente estesa la gamma di soluzioni possibili. E - anche - di come degli elementi statici possano a tutti gli effetti rivelarsi magnificamente danzanti. E così il segno, sfrondato e al contempo improntato a mobilitazione interna, ci invita a pensare che si sia in presenza di un'autentica e valida immissione (e conseguente emissione ) di energia.
Coordinate e indirizzo di riferimento:
Palazzo delle Esposizioni Via Nazionale 194 - Roma
www.palazzoesposizioniroma.it
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