Ricordo lo zio che tutto sapeva e
tutto insegnava pur non avendo avuto la scuola
Mani sapienti e applicazione giornaliera,
giocoso con noi che stavamo crescendo
Suonava cantava ed il fischio potente lui aveva
Con l'armonica in bocca ci allietava
Cantastorie giulivo e del vissuto ne aveva
Osservavo il suo fare deciso e anche fiero
Vestiva di canapa e paglia in testa teneva
Fazzoletto al collo di color grigio fumo
La fatica e il sudore colato sul viso
Parlava alla terra e la giornata riempiva
Con genuina arte lui si muoveva
Batteva il ferro nella corte di casa
Sporte e panieri con canapa e giunco
prendevano forma all'ombra del fico
Il paniere d'amore era pronto e ne era pieno
Riempiva quel tempo con musica e canto
Il clarino aspettava di essere soffiato
La nota era lì aspettava il suo gesto
Col solfeggio da alunno-maestro
La fine che ha fatto ha fermato la nota
Di persona degna di esser vissuta
La pagina tremula quel giorno cadde
Il libro che hai scritto volentieri rileggo
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