Solo quiete, solo quiete ad ogni passo
il suo bosco è un leggero mormorio
di rugiade che respirano la terra
attraverso i pori delle foglie controluce
gestanti le radici sulla soglia di un amore perduto in sua natura
confuso
dall' acqua che scroscia sopra i sassi come a battere un chiodo
lo stesso chiodo all' infinito
finchè non entri per intero nel suo ventre sconosciuto
o in sua presenza nel muro, nel vuoto denso che ha tessuto
a misura della sua armatura
per stare al mondo come un guerriero che non abbia paura
se la guerra è arte dei confini
da spostare nottetempo col favore della Luna.
Perchè essendo, lei è se stessa all' ennesima potenza
per la maggior parte dei respiri che consuma nel suo bosco
scoprendo il futuro dei suoi avi dalla corteccia spezzata dal freddo
di un albero che non vuole restar nudo per vergogna del suo corpo.
A volte tace a volte canta capovolta ma quando resta in silenzio per ore
la sua voce arriva dappertutto
come un frutto che puoi cogliere allungando una mano dal balcone
se tu sei abbastanza maturo.
Se balla è sempre il Mondo che le gira attorno
che non smette un attimo di guardarla e compiacersi
dell' affare che ha fatto a lasciarla libera davvero nei suoi sensi
estenuati, fino a completa guarigione.
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