Pubblicato il 11/07/2015 14:52:01
Sfoglio il volume delle croci e capitoli e capitoli di sole date, riunite come in un registro per segnare quando arriva colui che parte. Sola , come sempre Così sarai là dentro. L’unico posto in cui sei entrata Senza chiedere permesso. Chi c’è ora, accanto a te sorella? E quello lì di fronte Con i baffi – lo vedi?- Pare che ti osservi. O forse sta lì ad invidiare il profumo di fiori freschi; ché i suoi sono desolati e secchi, piegati ormai come lune quando gli ululati sono soltanto il rincorrersi dei venti. e mentre ora ti fisso sulla sponda lastricata, quello che mi chiedo è solo: ma mi senti? E all’improvviso ascolto una voce, Come sussurrata a denti stretti Che mi dice: sì, fratello, ma, con tutto il bene, smetti di leggere ungaretti.
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