Il treno fischiò nella notte che ululava
-In carrozza!- il grido mi svegliò,
e il viaggio verso l'ovest
prese vita in me.
Bagagli pieni e mani vuote
ruvida immortalità da riempire
donare,
aspettando chi mi aspetta
nella grazia d'una sberla
o in un dannato abbraccio:
forse dio, forse chi fu,
una pianta, oppure il nero;
un baratro d'ignoto
una domanda dalle mille sorprese.
E cammino nel sole e nella luna
sul gelido ghiaccio e sul rovente asfalto
-Perché dunque riservi questo?-
ma quando l'uomo alla dea natura arrivò
trafitto cadde, e fu ancora mistero.
-Nando-
5/7/15
2:58 pm
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Nando Lucchese, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.