"Dopo i soliti urli"
La mia fanciulla con la palla in mano
donna di marine che apre riviere
con rapido vezzo ha liberato la fronte,
ridono i prati e 'l cielo si rasserena.
M'affaccio alla finestra e vedo il mare,
animato rumor, tromba vagante
soffi di lampi da un nero di nubi laggiù
e al mare là in fondo favello.
Una sera come tante, e nuovamente
mondo, sii, e buono, esisti buonamente
noi qui, chissà per quanto ancora, al nostro
settimo piano, dopo i soliti urli.
* Composizione con versi ripresi da alcuni poeti e, in particolare; da: Umberto Saba, Giorgio Caproni, Sandro Penna, Francesco Petrarca, Giovanni Pascoli, Giovan Franceso Maia Mterdona, Giovanni Giudici, Andrea Zanzotto
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