LUCE OBLIQUA
C’è polvere nell’aria che respiriamo.
C’è un sottile detrito attorno a noi.
Non ce ne rendiamo conto
ma c’è e ci osserva perplessa.
Fluttua, a volte con far suadente
altre invece si mostra arrogante
altre ancora si incaglia in aride vibrisse,
provi a liberartene con colpi di tosse.
Cerchi di non pensarci
cerchi di distrarla dal tuo Io
cerchi con forza di convincerti
continui a ripeterti che non c’è!
Ti scopri inaridito al buio,
un buio più nero dell’inchiostro,
dilati le tue pupille, le espandi
ma niente più impressiona la tua retina.
Fin quando un sottile chiarore
trasversalmente filtra tagliando l’aria,
ecco solo ora vedi fluttuare la polvere.
È come rinascita, percepisci, cogli.
Ci vuole un fasciante raggio di luce
per contemplare la tua polvere
e nella notte dell’anima potrai finalmente
avere coscienza dei tuoi errori e ripartire.
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