Una pioggia
un urlo che s'alza dall'anima,
squarci incandescenti
e la bestia, che lenta m'assapora
mi annienta.
Cade la colorita foglia d'autunno,
quel che rimane d'un gambo
si spezza sepolto dalla terra.
Le venature, secche e paralizzate
strangolate si dissolvono,
polvere nel vento;
tutto è bianco e nero
niente sfuma,
nessuna linea a separare:
il cercarla ti porta nel mezzo
e la bestia, che mi pregusta
lentamente mi spinge.
I miei occhi son spenti
le braccia esplodono,
e le mie gambe son sciolte...
L'aria, opaca e vitrea
aguzza gli artigli,
squarcia i miei polmoni:
la bestia, è dentro di me.
-Nando-
9/6/15
8:06 pm
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