Il musicista
Son pigro in quella grande stanza,
pareti e soffitto mi assillano
in una soffocante impropria solitudine
bruciata dal fumo buono
di quella sigaretta amica.
Il bianco usato e quell’opaco
nero di un vecchio piano evocano
momenti di gioia ormai perduta.
Glisso sulla mia esistenza!
Quale forte attrazione !
In modo anemico ,quasi smorto
mi avvicino e le mani cercano
note adatte a quel momento.
Soavemente accompagna la mente
il battito di un lento cuore
e quel dolce jazz ricama
il più bel broccato floreale
da offrire a te .
Allora io suono
e sono musica per te;
sei tu le mie calde note!
Le mie mani toccano
quei tasti come un pittore
i suoi pennelli;
con le note dipingo
la tela della nostra vita,
mentre intanto brucia
quella sigaretta amica.
Lei SOL …, MI-FA-RE !
Luciano Capaldo 11 giugno ‘15
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