Solo lei sa cos'è l' amore
e se ne langue sconsolata sugli allori
predice il futuro per pochi danari
dal palmo di una mano
non vive e non muore
come i comuni mortali
si oppone agli eventi naturali
guarda lontano
Il suo occhio immacolato
giudica il gusto dal palato
per saggio che sia il boccone
per quanta sia la fame
la figlia del re mangia da sola
quando gli altri sono addormentati
che non sentano i suoi conati
di quando poi si vuota nel cesso
Il senso del potere primo all' amplesso
e il suo esercizio nell' universo
fonte di piacere da non confessare a se stessi
nel frattempo ti ferisci
guardandoti allo specchio
il solo modo in cui ti vedi
in terza persona
per sentirti diversa
da quella riflessa che compie le azioni
E la pelle è un vestito di seta
e le forbici hanno punte sottili
Ti guardo che ti guardi
poi ti reggo la fronte
mentre cerchi di vomitare
complici e solidali
di un antico reato
contro la natura stessa di essere Dio
e di un identico destino
se sia il tuo
che sia il mio.
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