Pubblicato il 30/05/2015 00:33:01
Mia dolce Venere che di lieve passo dalla schiuma al cuor mio arrivasti, un raggio di sole che trapassa innarrestabile, i vuoti di questa realtà miserabile; a te scrivo le più dolci parole che s'infittiscono sulle spoglie cime d'un nudo albero. Di primavera fioriscono come i tuoi occhi s'aprono al mattino, quando il tuo tatto mi pervade della più fresca rugiada. -Nando- 22/12/14 12:16 am
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