Il caffè
Pungente umidità stamani!
M’incurva, mi avvolge.
Penetra nelle ossa
ma mi piace.
Scorrono le vetture in strada
ascolto il rotolio sulla strada bagnata
Dal balcone scorgo lontano sui tetti
comignoli fumar grigio
come fossero omoni
in panciolle distesi
sul letto a masticare sigari
inanellando messaggi di fumo.
Il tocco di un pendolo in soggiorno.
Tutto si distende e si quieta.
Anche i mio animo
è stranamente calmo.
Uggiosa giornata
presagio di inutili ore
trascorse allora a ricordar.
Una sequenza di
immagini fosche
conducono però la memoria
a calde serate estive.
Trascorse in tua compagnia
mano nella mano accompagnandoci
per stupendi viali di pinete
odorose riempite dal frinio di cicale
come a segnar il tempo
della melodia del nostro amore.
Ah quale meraviglioso tepor
chiamato a riscaldar un vecchio cuore.
Il gorgheggio della moka
l’odore caldo del caffè
mi ammaliano .
Sul tavolo ,come sempre,
un vassoio e due tazzine.
Verso in una quella Arabica miscela
A farle compagnia….l’altra..
sempre lì…… vuota
nella spasmodica attesa
che un giorno possa anch’essa
fumare.. si ..ma … del tuo caffè.
Oblio o speranza!
Luciano Capaldo 29 maggio ‘15
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