Lascia che ti spieghi
il verso dell’upupa ...
la cresta sua che da diadema s’alza,
di come s’appiattisce sulla terra
col becco acuto volto al cielo
per sfuggire a volo rapace
o donarsi ad essa tutta.
Del quando in aria libra
farfalla alla visione inerme
e l’asso dentro l’ali arma
per guizzi repentini ch’esce
<>
Nel giorno chiaro lei s’inebria,
di un sole in cerca
che dolce l’accarezzi e vada oltre …
fino all’Olimpo il desiderio,
sipario aprendo a primavera.
Preziose e serbate
le sue tende d’inverno
(pesante velluto pensante)
rimaste lì nel fremito
…
Perché tutto torna prima o poi come mai andato
disse il testimone ad una pietra
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