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I giochi sulle macerie
Sentire l’odor della terra senza paura né tregua, il piccolo legno a segnarla su radura selvaggia accucciata: sorvolando fantastici mondi, facendola mappa. D’intorno l’ascolto di schiocchi, senza un chi e un dove, nel mistero che s’alza alla brezza e l’attimo tacita alle cicale, il canto volto al ritorno. E grida festose sui fianchi che entrano in testa, i giochi sulle macerie come posto di festa con l’erba comune attaccata anche in faccia. <> Intanto passava la strada, qualche gatto randagio a carezza, il branco che andava alla macchia. Vicina, la cava del mare emanava barbagli: del prima , del dopo, del niente, legati a una piccola bambola che tra le braccia non c’era. Ma credevo il mio corpo immortale
Id: 52817 Data: 27/03/2019 09:09:25
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Mai così reale
Bere dalle Tue labbra al ritmo del sound il sapore di carezze e sguardi, e correrci nell’aria chiara sul nastro delle strade a volo d’ali Arriverà la luce ambrata della sera con solo noi due dentro un cuore, fiati nell’incontro che fasciano il senso del toccarci E non par vero questo sogno desiderio < mai così reale> ora che so del timore che ti perse. Parole sotto ad altre, due scogli a crederci con in mezzo il mare … … e un addio per sempre
Id: 52582 Data: 10/03/2019 10:13:59
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C a n z o n e
Pargolo mio quanto sei perfetto! Disse il nonno al suo bel nipotino. Rispose l’altro: Sono il sonetto, quello che mi canti sera e mattino. Ti prego smettila o mio nonnino che l’Eustachio mio più ne puote, cambia ‘sta canzone col biscottino, magari aggiungendo una quattro ruote! Disse grigio pelo d’asinello: Guarda bene, fo rime ripetenti, sillabe che si contano a vinello. Però so vendermi alle ingenue genti, il mio Olimpo vale uno sgabello. E intanto sorrideva senza denti.
Id: 52529 Data: 07/03/2019 08:56:56
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Anche Io ... un Sonetto
Immenso momento a farsi dono delle lingue abbevera la sete. Fonte gli occhi, splendide comete, femmina del mio maschio Io ti sono. Magico mondo avviene in sogno mai ‘sì reale senza lance d‘ore. Meridiana a vestire il cuore, padrona del destino mi disegno. Strada primavera ci è cammino, passi appaia mossi nell’estate. Lì gli Amanti mai saranno sposi. Vita che germoglia quando ti posi sfogliandomi ciglia innamorate, lascito che ci sveglia clandestino.
Id: 52515 Data: 05/03/2019 18:58:12
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In tutto il dramma del sale
S’alza il mattino Un’Idea di luce m’avvisa d’esser proprio Io. Dei suoi [se] domanda, e dei suoi [ma] nevischiando un fumetto: nuova, come mi fosse dovuta E s’ostina l’aggrappo a un Ieri per non scivolare. Stanza a perdere mai così vicina che di giunchiglie sbocciava dentro i miei vichi dai mattoni rossi fin dove l’occhio non arrivava <> Schiacciami le mani con il Tuo stivale, quelle stesse che si ebbero per un pugno di attimi. Fammi scivolare, l’aria graffiando senza ali L’eco a srotolarmi scale musicali <nuda> in tutto il dramma del sale ° Ludovico Einaudi: Run https://www.youtube.com/watch?v=vzu96Qtivyg
Id: 52473 Data: 02/03/2019 10:22:20
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Fino allultima goccia
Cingimi fa che le Tue braccia siano dolce sciarpa e io non respiri altro che il Tuo respiro. Cuore quel bacio … tra Noi i passi sono note per le mani che s’intrecciano, conducono dove tutto resta fuori e della sera e i suoi lampioni fanno liquida notte Toccami passami con la lingua e con il ventre ovunque ci sia percorso d’umori, su cime di neve impressioni di colori, fra cosce senzienti a dischiusa alcova … … affinché io possa assorbirti fino all’ultima goccia
Id: 51513 Data: 09/12/2018 08:46:59
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La bocca chiudendomi con un bacio
.Vado
alto è il cammino, un filo ho fra le natiche. L’onda che al molo ci trascina, l’abbraccio stretto ai fianchi, l’agognato midollo all’attracco del mio mare
.Apro
a soffi di perle apro, bianco scintillio da pelle a pelle. Tenero che sei! I lacci mi sveni in soffio caldo, neve fino all’apice che scendi la bocca chiudendomi con un bacio
E senza fiato mi lasci mentre ci pioviamo insieme, all’appena dell’ora tarda quando un po’ di Me via si porta la Tua mano …
… per coccolarti il naso
Id: 51391 Data: 28/11/2018 08:07:51
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P o e s i a
Ho trovato parole tra le pagine di un libro. Vedi come può l’Amore? Rabdomante il caso a braccia caute e stese. La notte ci conforta <a volte> Annunciava burrasca scuro bosco di abeti. Era scialle sulle spalle, tra cumuli di nuvole il sole si faceva largo. Grigie gocce pesanti cadevano lontane, stanchi gli alberi, madida la terra degli aghi Ricuciva il vento gli orli delle case e io non ne ero capace
Id: 51332 Data: 21/11/2018 07:19:22
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Per la prima volta
Si scontra il dire con due rami e il Pensiero pure. L’oggi dai tanti ieri, il mai che le lancette inchioda Mi vesto e m’abbellisco con un po’ di trucco. La cipria profuma questa pioggianuvola che viene … senza sosta viene a portar via il lume da parole logiche Bianco il sangue che ti scorre ancora e lontana quella sera, il suo urlo in gola, l’accompagno ad una porta come fosse la mia bocca Ora che sono pronta come se t’incontrasse nella sera nuova la mia Veste … … per la prima volta
Id: 51210 Data: 10/11/2018 09:20:24
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P o s s e s s i o n
… eccoci a cavalcare il sogno, a farlo: di Noi stessi a farci, pienamente Soli sotto un’ ardesia d’Amore … stringimi che il respiro stenti e fame avrò più della mia sete se mai fosse possibile spogliami dolce e maschio, sai che godo a rivelarmi al viaggio del tuo sguardo marchiami a saliva e a carezze che di tensione vibra la voglia eretta … e m’inarco, le cosce allargo voluttuosamente dannata, in ogni goccia di vita arresa alla Tua possessione divina https://www.youtube.com/watch?v=bkqhOo3fQbI
Id: 50664 Data: 23/09/2018 09:28:23
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E urla luce il lampo
Come cambia il tempo di nuvole e di sole, quando spicca il vento e l’acqua scende rada fitta, ampia, trasparente o bianca come cristalli lievi. Fino a farsi manto, cipria di carezze. E urla luce il lampo Come cambia il tempo fra le pieghe, siano lenzuola o veste a fasciare un lume d’anima. Nel seno che si accuccia in torsoli di dita, nell’attesa calva d’iridi che scendano la cima per tornare da un pensiero ad una riva … … finché la terra chiama e una goccia ci respira
Id: 48084 Data: 22/03/2018 08:16:58
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Ad ogni taglio di rabbia
.Piove. A sprazzi batte sopra i vetri l’acqua balenii ruggenti da un cielo che mitraglia livida luce all’appena del giorno . È Temporale. Atteso in ogni scaglia in questo autunno che sazia la terra arida, il fiume ai miei piedi, il secco delle piante, le foglie staccate per morirle bagnate, le rocce che confidano solo a se stesse .Scroscia. La sua frusta senso dà alle anime dannate, ad ogni taglio di rabbia, agli amori raggelati da ghiaccio bollente. E mi fa sua nel dono a nuda pelle … … come tuffo d’onda d’un pensiero agreste
Id: 44924 Data: 05/11/2017 08:02:52
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Lascolti?
L’ascolti? È quella nota lassù che penzola: vibra la megalomania del suono, non è fatta di cetre o pizzichi d’arpa e nemmeno di nessun altro strumento Ma è nota la Tua sfuggita in un soffio all’Esserci fuori dal tempo e dalla testa … … che sale e sale senza salgemma e scende capovolgendo in inferi la cava dei sensi O forse è solo urlo compresso, lacrima di tango a doppio passo diviso con l’accetta che un mare al tritolo guarda perso … … con il sorriso in cielo
Id: 43597 Data: 24/07/2017 07:56:21
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O c c h i
Occhi che salgono e scendono, fra un mare di suole ferme le ruote che andranno senza domani <> Tiene la mano quel poco di storia dal sogno ingabbiato, un viaggio di mente, il mondo che fugge dalla finestra. E un fischio penetra l’aria per spargersi in cielo in piume di nuvole secche, l’ansia a scadere <> Occhi che salgono e scendono, col magone nel collo e il vuoto d’intorno fra un pieno di gente
Id: 41331 Data: 02/02/2017 08:49:04
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Più parole ho da raccontarti
Non posso prescindere dai giorni, dai loro boccoli di fiati che sbuffano da un antico treno e sempre più allontanano punti cardinali Né da scimitarre d’asfalto che accumulano terra, fino a seppellirci nel senso di un non senso il naso <Guardami ora cielo Guardami> Mentre t’alzi senza una sigaretta da fumare, quando la fede rinverdisce un giorno all’anno sulle scene … … che più parole ho da raccontarti e tanto meno da pregarti
Id: 40718 Data: 26/12/2016 09:19:20
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A cordigliera cinta
Taccio qui ogni immagine, rimembrando passi di zucchero e sale con il mare a un attimo dai nostri fiati, le lingue a rifugiarsi dentro e la neve accoccolata nella gabbia del mistero A cordigliera cinta aggirerò ogni ostacolo, cima mi farò di monti, vico buio o illuminato con la mano nella mano dove ci sorgeva il ponte a me così lontano, pane fra i tuoi rami Non getterò per prima il sasso. A Te lascerò l’ansia dell’arare il terreno del rimpianto, contadino che ancora sa d’ulivo nel mio sogno atavico. E batto i polpastrelli nell’andare spontaneo … … rivo l’acqua del Mio solitario
Id: 40655 Data: 19/12/2016 08:37:43
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Fuoco
Fuoco prenditi il mio sguardo nelle sere d’inverno quando tutto è silenzio ed è grido presago la notte Danzami fra le tue fiamme eterne una pace d’inferno come avrei voluto allora Sussurrami il tuo crepitio all’alfa dei lobi e dei colli non tralasciando né valli né monti Fallo a lingua intensa con la vita che torna al suo apice sia pure in un finire di brace <insieme>
Id: 40148 Data: 08/11/2016 07:50:15
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Dedicata a Pizza lorso prigioniero
DEDICATA A “ P I Z Z A ” L’ORSO PRIGIONIERO DEI GUARDONI * L’orsa non è maggiore, né minore o femmina dell’orso dentro ad un vagone che in un punto prende l’altro senza andare ferma la sua mente vola alto a tenui rosa si preserva finché una sola goccia avrà di sangue e lui dietro a un vetro s’accascia per ogni testa che lo guarda con occhi a noce … … con occhi a mandorla * http://www.lastampa.it/2016/05/13/societa/lazampa/animali/lorso-pi-triste-del-mondo-attrazione-nel-centro-commerciale-cinese-OdA9ao65SrxFpemiIwCr4M/pagina.html
Id: 39605 Data: 02/10/2016 08:12:02
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Colpo dascia
L’ansia … a quest’ora sale linfa vorticosa al bivio fino alla sua cascata che quando cade poi s’esalta per due corde vocali in croce All’amo stanno fantasie dal vacuo dondolio brezze su uno sbuffo emerse per agguantare l’anima E funambolico il pensiero mi racconta d’echi e navi, di farfalle sventolanti a piccole onde bianche Oltre quella riga che mi chiude l’acqua e fisarmonica il respiro lontano dal nostro destino e dallo sguardo mozzato con un colpo … d’ascia
Id: 37517 Data: 28/04/2016 08:06:30
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Sonata in Sol di Primavera
Torna l’aria chiara su tela torna, verdi i capelli cristallina frizzante. Ricorda la lucertola fuggente verso la sua pietra calda apparsa da una sciabola rosa, che sorride di niente <> Maculato il risveglio dei campi ai fuochi del cielo sotto castelli mai così alti. Colli a un passo dall’oltre a esplose mimose fra l’incanto selvaggio di menta e rosmarino <> Arpeggia la pioggia su liquide luci che scorrono da un pennello di sole sature al sonno … e vere saranno le rose a indissolubili spine prima che un pugno d’acqua le scopra
Id: 36732 Data: 08/03/2016 09:20:16
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Canto allinverno
Era l’inverno … … coi suoi campi che perdevano occhi e silenzi. Qualche battito ogni tanto s’alzava nero da nude braccia, l’aria fiatata dal gelo fra un cielo bianco e un cielo d’impossibile azzurro. Poi la pioggia cadeva fitta di aghi anche sui sempreverdi più fortunati degli altri fratelli per lasciare posto alla neve bianca sovrana. Ogni nucleo fumava dentro la terra, le ortiche, i castelli, le case, e i tuguri dalla piccola legna nel tempo dei colli alti mentre il pettirosso segnava a punti di sangue la sua leggenda divina <Era l’inverno che covava la vita> e non è più … … a rondini stanziali l’aria salivare i cespugli di fiori impazziti
Id: 36625 Data: 03/03/2016 07:27:57
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Reportage
Lo vide l o n t a n o diagonale in linea d’aria che portò frontale. Maestoso e regale Lui guardava a un punto senza punto <> Le si volse s t a t u a r i o e i loro sguardi si trovarono : parevano toccarsi l’uno l’altro entrandosi <> Da leone la prese dolcemente sbranandola
Id: 36220 Data: 07/02/2016 13:04:04
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Piccolo omaggio a E. Scola
Cosa pensava la Loren Mentre serviva al tavolo Con una calza rotta nascosta sotto la pianta Nessuno lo sapeva A nessuno interessava E intanto sorrideva ad occhi vuoti emigranti. Un piatto - due - tre Tanti da lavare Poi tutti se ne andarono in piazza Con le divise nuove Perché il raduno li chiamava Il megafono era alto e la casa fu vuota in pace. Solo un attimo si sedette per pensare. A cosa poi? Quando lo vide alla finestra dirimpetto Che la guardava Era uomo senza la O finale, ma l’ascoltava Così con uno sputo si umettò il ribelle ciuffo E risalì la rampa
Id: 36050 Data: 28/01/2016 11:22:44
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Senza che me ne accorga
Se anche ti parlassi della moltitudine dei venti non cambierebbe punto virgole seminate. Voglio lasciarmi andare fino all’estremo cibarmi dei miei peccati di quel senso piano che pene sta crescendo. Pure se queste catene ali terrene annientano mentre ti guardo e ti lascio andare con il viso di marmo <> Ma ecco nebulosa sento farsi consistente nel suo sciogliere brividi prendermi su monti che più non hanno occhi per guardare a vertigini dei sogni ai segni sui tuoi polsi incoscienti quali vittime impotenti <> Da neofita sbarcata con la coscienza svolta ora ho voglia di tepore … … semplice tepore d’abbracciare la mia ombra d’accoccolarla immensa e muta scivolarla a oltrepassata sera nella notte che mi dorme senza che me ne accorga
Id: 35637 Data: 08/01/2016 08:38:36
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Le stagioni del Volo
Amo il desiderio spicciolo di una rondine, quando si tuffa in cielo e piume volteggia. Garrula rincorre spumeggiando aurore promesse di caldo tepore. Carezzano l’ali ovunque si spieghino, portano al nido dove nuovi fiori cinguettano . Se ne andrà … al cambio del Momento con la speranza in seno per ancora tornare <> Ma amo anche il pettirosso che nel freddo regna col sangue di dio sul petto. Mite ha l’aspetto guerriero salpa su alberi adunchi e tenaci conifere. In buchi nidifica negli arrampichi d’edera a tazza tonda senza remore . Breve il suo viaggio … Lui resta
Id: 34994 Data: 15/11/2015 09:40:11
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Nel bosco delle fate
Nel bosco delle fate <entra> l’incanto pare fermo. Solo gocce di cristalli piovono sulla stessa pagina e come brina si posano … Trino in Uno ha empatici tasti d’ebano e avorio le zanne ▐ ▐ ▐ carbone a contrasto che s fiorisce la neve fra scheletriche braccia generose di ghiaccio … Perché il cielo più dà scampo quando inzuppa l’Anima. Lei che testarda immagina moto alla scogliera a dorso di sguardo lucidarle la sera … e grata alla sua grata l’Infinito riga sull’ardesia
Id: 34527 Data: 08/10/2015 08:44:20
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Notte bianca
È tutto così strano oggi nel dopo. Ieri era la notte bianca dei cuori o dei non so. Farfugliavano mondi incogniti delle loro ragioni, ad ogni fermo aiuole di canti e suoni luccicavano sulla piana fra i colli <> E sul mio seno ubriaco tornava il tuo tocco fantasma, eterno atto di fede a baccelli scevri da miracoli . Sipari che aprivano sipari … riconsegnando al giorno la città
Id: 34356 Data: 21/09/2015 08:37:30
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Salmodie dAmore
A ritroso percorrerele vie dell’acqua per cercare impronte <Nostre>Come salmonidiretti alla Causaprima che ci disconoscerighi di coloniedove albeggiano aironi…Un dì ti domandai se acqua giacevi nelle venementre il mio sangue ribolliva in tiniforse già cercavi la Tua risalitacon una corda cieca al collo che non aveva scale né un letto per cantareora per alloraSalmodie d’Amore
Id: 34278 Data: 14/09/2015 20:12:17
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Fra le braccia della mia stella alata
Sorge per i miei occhi o forse nemmeno per se stesso . Cuoce coscienza timone a figliare remi dentro l’acqua. Onde riceve anche dall’aria <> Triangolo sulla schiena d’ere era spia delle sacrestie forte a penitenze per i ladri di marmellate sempre scuri. OMO che più bianco nettava il giallo <> E oggi corro con la gola alta trapassando ghiacciai e deserti infuocati d’ogni spruzzo razionale fra le braccia della mia stella alata quando per tornare v e n g o
Id: 34169 Data: 06/09/2015 08:09:58
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Così tornavo alla vita
Saprò parlarti dei miei giorni andati di quando verniciavo i campi per non smarrirmi e scocche appendevo di versi sublimi come languidi glicini, sguardi aggrappati a muri sfiniti. Delle attese … attese che allo stomaco svuotavano l’obolo con la fronte invasa da perle, e il respiro convulso ancora non poteva placarsi <> Così tornavo alla vita <tenace> alla casa fra i fichi dove l’uva era piena e matura nella testa di un mondo. Ma bastava <infondo> scoppiare di puro piacere non appena ti aprivo la bocca e l’acqua ci univa
Id: 33832 Data: 03/08/2015 07:53:10
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Al rientro delle barche sazie
Tornerò a pinne nuotate dal mare, col sale che indora e adorna la pelle. Mentre salamandre sdraiano visionarie nostalgie nell’intercapedine mucosa su infinite risaie di sassi . Gli scogli fanno pace quando l’acqua incanta, divengono cuscini fra barba screziata di bianco solletico <> E sarà più bella la sera al rientro delle barche sazie … rosso dorato l’imbrunire
Id: 33687 Data: 22/07/2015 09:11:57
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Per chi ama la Vita , e quindi gli Animali
Quello il suo sguardo: lì non è cambiato. Dentro si porta la sofferenza per un padrone ingrato che collezionava Cani per sfogare i suoi biechi istinti. Tanto ho lottato strizzando sentimenti soffocanti più del caldo di antiche estati. Ma la Sicilia era in quello sguardo <e anche oltre> Nei maltrattamenti e nell’indifferenza che fa coro e con mezzo metro di catena lega delle vite a un palo … quando non le getta in autostrada
Id: 33596 Data: 16/07/2015 07:55:31
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Nel silenzio che tace
Quieta la notte mi risolve <> Un Fantasma s’alza tanti angoli sfiora nel numero perfetto che scocca le frecce. Il monte conduce alla vallata per spandere pensieri <fiori neri fuori dalla sacca> sull’ombre acquattate lì ad attendere un segno e scattare feline . Ma scie di lampioni sono pennelli che placano: sotto un cielo fosco segnano cammini di stelle fra presepi di case sfumano le lontananze <> E come acqua bevo qualche sorso di brezza < nel silenzio che tace> ognuno immerso nel sogno senza che sappia dell’altro
Id: 33476 Data: 07/07/2015 09:24:47
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O p a l e s c e n t e
Dolce questo tormento che mi scivola sul corpo : cobra avvolgente essenza di Te <> Ogni poro apre a Pianta di fuoco che non distrugge, ma di vicoli e anfratti rifiorisce . E geroglifici m’inietti in ogni vena ar resa … o p a l e s c e n t e
Id: 33380 Data: 02/07/2015 08:09:40
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Un solo attimo
Non si svuoterà la mia Arte perché lei è immortale. Soffia in ogni buco che tormenta, bella anche nell’orrendo è bastone di vita . D’espedienti ti nutrirai tempo al tempo coi quali annoverare anche i vermi. Celestiale prodigio nei concetti di un cielo che per un attimo <un solo attimo> scenderà a incarnarsi di sdegno . Sono spine i lampi se non hanno tuoni al seguito. Veleno è la pioggia quando resta appesa in una congrega di nuvole verdastre prefiche a fare lega. … Che si bagni dunque la terra e respiro sia il suo stesso fango
Id: 33314 Data: 28/06/2015 19:25:00
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Cuore di paglia
Cuore di paglia penzola col suo sogno verde . Sopra è la finestra tenace, dove s confinano le sere dai profili del giorno s misurato e l’inquadratura di un sole difficile attracca come lacrima slabbrata del mare sulle schiuse idee <> In segreto si pensa a terre d’ombre fugaci, a secreti sprecati in letti d’inverno . Ma il fianco non demorde e a tenero bacio s’offre incorporando fremiti di luce in perpendicolo
Id: 33179 Data: 21/06/2015 08:22:02
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Liquidi baci
A gettarla benzina sul fuoco . Su quello timido nascosto al non appena delle retine a rimorchio dai corpi sbavagliati in galeotta circostanza <immensa è la loro forza> E ardono sciarpe di carne frastornate da liquidi baci, fili si cercano e s’annodano … nell’Amore che salda
Id: 33139 Data: 18/06/2015 07:47:19
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Come coda di lucertola
Le scapole sono ali mai nate : in nuce le contengono. Vola per loro il Desiderio e nulla può circoscriverlo; lenta che va l’ombra lasciata a meridiana, veloce fuori dal mito. Da chioma rigogliosa si raccoglie con la trebbia : sono attimi fioriti che ricrescono … come coda di lucertola
Id: 33017 Data: 11/06/2015 07:24:56
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R u b r o
Un ombrello non ho abbastanza grande che faccia sorvolare sentieri di luce siderale in sacralità di carne. A occhi consci sui segreti della pelle, nel fresco ruscello sgorgato dopo un mare infuocato <Né più lo vorrei> Da troppo alveoli si fanno squarciare, e l’ululare non scema lo scendere nel fondo che in fondo si cerca e tiene . Ma ho questo palpitare da Te chiuso nella gabbia dei pensieri … rubro di tutto il mio sangue
Id: 32961 Data: 08/06/2015 09:03:54
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To remain
Mi canti un sentiero che percorrere non vorrei. Ma il nonvorrei è caduco quando dell’Amore è servo . Ecco perché qui sono e resto da Te aspettando taglio finale di questa torta rigogliosa ai fiati che suona misteriose melodie <To remain> senza indici a monito né resti a me di lame . Giorgio lo sa mentre splendido il tempo scavalca, e a pelle il suo soffio profuso … Amante mi promuove tenera mente
Id: 32928 Data: 06/06/2015 10:39:31
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Barca nella notte
Barca nella notte alla deriva s’accosta Si rilascia senza forze su sabbia o roccia non importa . Mai finirà di aspettare l’Onda che la riporti al mare … Tornare … dove si riapre il giorno come luce dovuta e invece è dono
Id: 32825 Data: 01/06/2015 08:07:39
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Dove pregano i gigli
Una mela sopra il ceppo, fa l’accetta centro perfetto . Due metà, ognuna a braccio, s’allontanano lontano giocandosi a un tavolo anche l’impossibile … le tundre sono camini i ghiacciai rosso carminio e le mani danzano in piedi tanghi con rose senza spine <> Lo dico a Te che pure sai quanto non abbiano senso gli arti nei destini impossibili, né la pelle … sembiante ascrivibile dove pregano i gigli
Id: 32781 Data: 30/05/2015 08:51:27
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Bianche scogliere di Dover
Annoverare nel cumulo d’ossa bianche scogliere di Dover, oniriche di sensi sconosciuti nell’illogica logica che in quel frangente ha ragione d’essere. E tutto vela cielo … mare, in soffuse pennellate a luce tenue il nuoto vola dolce ordine e piume trapassando la terra. Non so se ci sarai oltre ogni lega miracolo saldo coi polpacci sodi a ricordarmi chi sei. Quando la mano canta una nenia nel tondo silenzio che salpa la sera
Id: 32708 Data: 27/05/2015 08:23:16
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Bacio dopo bacio
A pelle calda t’aspetto nel meriggio che cala. Vola l’ali un mare di iodio <È estate, la nostra estate> che asciuga e bagna quando lui a c c a v a l l a con la sua criniera bianca e in mille fiotti scintilla maree <> Nudi piedi c’incamminano bacio dopo bacio a gioia unica scalata … e non hanno occhi le spalle
Id: 32615 Data: 23/05/2015 08:38:10
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Eppure
Eppure passeggiare per le antiche vie, guardarne la veste degli archi nascosti raccontandoci di calzini corti e trottole come pianeti impazziti, accumuna le stanze al senso del latte che vi scorre con tenera sete … desideravo del bianco frizzantino voglia fredda che scalda brividi a pelle. D’essere presa dentro quell’ombra che il mistero regalava fra anfratti deserti e silenziosi solleticata alle narici al guado d’ogni vena come Tua puttana <> Ma capezzoli rosa stesi sul filo di una verde persiana col Tempio a sfumare la linea perfetta nell’intimo mio più profondo … in un cuore di cuccia l’abbraccio che pensieri portavano via
Id: 32522 Data: 18/05/2015 07:17:28
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Vino dannato
Bello il mio grappolo d’uva. Ogni chicco è un occhio che scoppio alla bisogna, molto vedo nel suo nettare sciolto da briglie in maschera . Tonta la finta che vuol fioccare in centro, e nei varchi va con oliata chiave a cogliere pertugi e dissonanze per farne mazzi da gettare . Gobbe rupestri che masturbano il salmastro, fra scogli duri trattenendo pesci. Scaglie argentate scivolose e guizzanti quando piovono le mani . Rètina o rete poco importa, se dal prato sale evapora alle guglie del cielo per tornare in forme disparate disperato su chi ancora crede <> Ma cognizione sorge tenace, bussa tre volte alla tua porta dove docet insegna … che ognuno ha già avuto e dato in separata sede e senza resti il vino suo dannato
Id: 32446 Data: 13/05/2015 08:38:40
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Sakura
Fertile di promesse Sakura io ti guardo voglio crederti e credere a un raccolto di riso che abbia denti maturi a nutrire ogni bocca affamata. Sono qui, in fondo goccia, insieme agli altri mare … che uno schiocco del cielo soverchia scapigliando l’ordine alle cose. Eppure la mia fame più forte è la vita. Questa vita di noia se nutrimento ha solo nel sogno e per troppo amore si toglie. Ma tu avvolgimi con la tua nuvola di petali <tiepida neve alla terra sposa ancora fredda> nel giorno fugace di farfalla che sboccia in un respiro di rose … gusterò estasiata il parto delle tue ciliegie rosse
Id: 32323 Data: 07/05/2015 07:23:39
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Il verso dellupupa
Lascia che ti spieghi il verso dell’upupa ... la cresta sua che da diadema s’alza, di come s’appiattisce sulla terra col becco acuto volto al cielo per sfuggire a volo rapace o donarsi ad essa tutta. Del quando in aria libra farfalla alla visione inerme e l’asso dentro l’ali arma per guizzi repentini ch’esce <> Nel giorno chiaro lei s’inebria, di un sole in cerca che dolce l’accarezzi e vada oltre … fino all’Olimpo il desiderio, sipario aprendo a primavera. Preziose e serbate le sue tende d’inverno (pesante velluto pensante) rimaste lì nel fremito … Perché tutto torna prima o poi come mai andato disse il testimone ad una pietra
Id: 32258 Data: 03/05/2015 10:38:37
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Splendenza *
Raro per profonda bellezza il verso gocciola dal naso . Scivol a su volti speculari . L’uno in rugiada si frantuma al femminino unito che occhi abitava al piano sopra. A raccolta chiama la sua coda ne imperla collana malinconica … È s p l e n d e n z a che scorre si perde fra sorrisi soffiati e avare mani . <tremuli gli orli per le vie del borgo inseguono gambe che s’aggrappano al pensiero e forse non sanno> * Mio neologismo
Id: 32220 Data: 30/04/2015 20:07:19
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Come canna al vento
Masticheremo ruminando l’erba antica del prato selvaggio, coste d’immaginate sequoie. Nel cuore, un vecchio ulivo perso. I semi sono grandine di vita producono cose grandi. Ce lo spiegarono pure i pani e i pesci che lenirono qualche attimo di fame. Ma dammi almeno il guanto per sfidare il tempo turpe nella sua indifferenza. Anche senza scampo. Ora che ho in petto questo nostro respiro e voglio chiamare a raccolta tutto il mio sangue … perché più mi piegherò come canna al vento per saperti eco in pochi grammi
Id: 32075 Data: 22/04/2015 09:39:03
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Faro doro
Annegano come stoppie quando cupo rosso tracima da botti troppo antiche emozioni nude nel perenne . Sono rivoli bivi e strade in un prendersi e lasciarsi fino al mare in fiotti e tortuosi risucchi . Hanno il colore che vedono le vene Te lo dissi quella sera con la tua ala sopra come la foce fosse buia senza fine di un inizio senza fine . Ma dalle labbra mi sbottonasti un sorriso e il tuo sguardo da lì si rivelò … squame d’argento col midollo che scorreva dal suo faro d’oro
Id: 32001 Data: 19/04/2015 09:48:45
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Limmenso Verbo del cielo
Il giorno cominciò a farsi campo gialle striature di grano fra grigio velato . Qualche papavero esclamativo appena bucava l’immenso Verbo del cielo e ammutoliva . Lo assimilai così alto fasciante la barba vermiglia il blu intenso che occultava il nero infinito … e la disperazione si tinse di speranza <che poi è adultera compagna di vita> tornando a nuotare le mie braccia stanche il moto calibrato verso un punto volitivo . Ritrovai la falcata in acqua nel fondo delle onde spighe illuminate l’alito profumato della brezza che non dimentica carezza a un ricciolo di vitigno … prima del piombo fondo che ammanta la notte inconoscibile
Id: 31945 Data: 15/04/2015 09:45:18
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Castello di ghiaccio
Non sto qui a parlarti delle piccole cose. Quelle che mastichiamo in deputati giorni scambiandoci le bocche . Sto qui solo per guardarti attraverso lo spiraglio dell’incenso che purifica la carne superflua al nostro essere . Togliamo l’abbraccio da sensi che nuotano il sapore e le narici lasciano ebbre del nostro odore quando come animali ci annusiamo per conoscere i segreti più reconditi dei corpi . A Noi che in fondo ci sappiamo basta un filo e … l’uncinetto per lavorarlo nel tempo che resta in questo castello di ghiaccio
Id: 31813 Data: 08/04/2015 08:14:08
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Cigni di marmo
p a t t i n a n o su grigio e bianco ruote e lame a moto liscio e con raspo . Hanno braccia che mulinano, aria senza grano, voli rampanti nell’ebbrezza prestata per un ballo in maschera <distesa la neve fra lacci di cielo> Ma di più può l’onirico con fari accesi che sanno e il sogno infrangono tracimato l’incanto a due cigni di marmo
Id: 31743 Data: 03/04/2015 09:01:28
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Per togliere i peccati del mondo
Mangiate magro almeno a Pasqua. Non c’ha bisogno d’altro sangue chi risorge. Né di scannare agnelli in nome Suo, tolti alle madri … madri come tutte siamo. Pensiamoli com’erano: col musetto delicato candidi di bianco o di velluto nero inermi appena retti sulle zampe. Pensiamoli al momento: colpiti da mannaia nel loro ultimo belato e poi posati a pezzi sui banchi e sulle tavole in stomaci credenti. <Per togliere i peccati del mondo> questa la bestemmia di reiterati scribi e farisei.
Id: 31677 Data: 30/03/2015 08:58:58
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Il volto di un tronco
Il volto di un tronco è scavato dagli anni ha groppi nel corpo rami contorti che figliano foglie di fiori . Ha cuore concentrico fino al midollo e radici sempre più forti nella sua terra che ama che vuole e bacia in ogni stagione penetrando profondo
Id: 31648 Data: 28/03/2015 12:23:45
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Ai piedi di una Croce
All’angolo di un bar c’era la via e piccoli tavoli tondi. Cerchi vuoti, o spruzzati di vita che sostava e partiva. Lui sedeva con la sua barba antica sempre allo stesso posto la mano su un foglio bianco a vagare <Scarabocchi per le mosche che passavano> lo sguardo a tratti alzava alto in cielo su azzurro o grigio così nero profondo baluginante fiammelle <immaginifico> gli ero di fronte quando entrai nel mondo suo dell’attimo divenendo notte puntellata di stelle … che ai piedi di una Croce pregava
Id: 31604 Data: 26/03/2015 07:47:49
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Fruttato alle maree
Strana questa altalena sul mondo, va in parà d’aria, e di seta gonfia. La mano tendo per cogliere il mio grappolo fermo che sfugge, a nascondino il sorriso in ti do e mi prendi. La corda è di cocco fruttato alle maree. Ha calli in ogni suo filo che d’insieme la compone e nodi marinari sugli appigli, senza pampini che s’arrotolano sulla testa del cuore. Uva i palmi colgono acchiappando come Lui vuole ricchi chicchi di vellutato sole in tuffi che scoppiano di vita in bocca
Id: 31501 Data: 21/03/2015 11:04:05
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Lestate ci danza
Indosserò quel vestito bianco che ha sopra tanti fiori. Ce ne andremo in giro per il mondo con le mani piene d’emozione non guardando a strade ma ai nostri occhi … <Ascolta> L’estate ci danza l’orecchio tuo fa mio sorridendo il sole fra una marea anonima. A mezz’aria il trotto è sguazzo di sorrisi, il tutto nostro intonso . E i binari, i binari mai più spenti per la sentenza delle incognite, hanno il bacio che non si spezza in aria e trova la sua bocca . Ora aspettano malinconiche partenze che sono già ritorni
Id: 31478 Data: 20/03/2015 08:33:21
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Casablanca
Bogart amava la sua Sigaretta. Nella piega amara gli stava incollata a fermo immagine sempre la stessa. Quale dei due ne era schiavo? Il fumo ascendeva, da filo a nuvola chiara spariva in cielo e nel suo cavo tornava. <Evirata> Casablanca era la casa mai l’avrebbe lasciata. La notte velava, sapeva di nebbia e tabacco … e lui nel trench si stringeva all’anima sua di ghiaccio.
Id: 31408 Data: 16/03/2015 19:59:01
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Cuscino di sole
Stendo le mie primavere sui balconi con la grazia di un canto celeste. Guado cembali in fiore non pensando chimere, guancia a guancia al cielo su alti letti di neve . Ed ecco il mare dal generoso ventre. Oltre gli scogli sulle spiagge mi scivolo profumata di salsedine. Nudi i piedi cercano i tuoi rami, più non sentono il dolore del rosso bagnato . Ché in corsa mi raggiungi lampo primiparo eterno dal sorriso che trema ... per ritrovarci all’alba di un cuscino di sole
Id: 31339 Data: 14/03/2015 08:36:36
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movenza geisha
Tante le corde del mio Strumento ho mani giuste su avorio ed ebano che dolci si fanno <movenza geisha> dal basso profondo più intenso all’alto chiaro e sublime <note> in un crescendo con l’ultima che di gioia urla <spacca> e tutte z a m p i l l a
Id: 31226 Data: 11/03/2015 20:05:59
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Il rosso di scale
Si rischiara la notte febbrile ha ancora perle di cielo sul volto. In stanza l’aria è ferma ricordo fermenta <fra coltri> il rosso di scale . Avrei potuto accompagnarti dall’occasionale sceso e uguale risalito .. se non avessi temuto lo schiaffo all’altra guancia Dalle notti vannovengono giorni figliano lontananze parole in bagnarola e Voglia … che convoglia nel respiro Perciò ho sete d’aria ora di questa primavera che è in arrivo, dell’indugiare dolce nell’alzarsi indenne dalle prove per vivere Chissà se o se mai .... ma più non freme l’apice compulso scintillante di lapilli di lava ebbro correndo sui suoi limiti, che avrebbe unito monti ..... sfidando l’impossibile
Id: 31170 Data: 10/03/2015 08:24:32
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Vivi al nuovo giorno
Pensami in penombra quando il vai vieni delle luci in strada ventaglia la calura della stanza e il mio corpo mollemente adagiato ha l’odore che chiama. Lei, da velo traspare <Ti attende> Giunge melodia, suono di dita allargando s’insinua nei lembi che sfoglia e poi spoglia, per carezzarla profondo. Amami, fra queste cosce ospitali <Amami> Ché fino al midollo voglio sentirti, di bianco miele bagnata di bianco latte nutrita Labbra alle labbra col nostro sapore . Dolce violenza voglio e Tu vuoi. Dirompente a mescere dentro che muove, sublime indecenza ali in tempesta di neve e sole . E insieme oltre ogni marea sulla nostra spiaggia ci ritroviamo <unico l’abbraccio> vivi al nuovo giorno
Id: 31052 Data: 06/03/2015 07:35:21
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Questiona di fiati
Da un ponte di cielo rombo azzurro scorre nel mio pensiero impudico. Nubi rilascia senza traiettorie <variegate> e non si volta indietro . Ora dammi una sigaretta che ti fumo <gagliardo a respiri> l’innata tua tensione col diaframma che lavora la dizione di una recita … Ma anche scrivere fa bene <questiona di fiati> è mossa d’una piuma antica fermo cammino tepore nel divieto. Transita a unico senso sul palco in scena … quando potevi sollevare il mondo a ritrovata leva.
Id: 30973 Data: 03/03/2015 08:30:21
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Scocca il Pensiero
Ridere o sorridere non fa poi tanta differenza fra Noi. Tanto taciturne s’inghiottono le lacrime oltre la barriera dei ghiacci. Ché godono i pagliacci eccitandosi alle frontiere nel loro circo equestre fra galoppi ammaestrati. Di più quando si disegnano le facce . Ma ora spogliami così come m’immagini mentre senti gli ansimi coprirmi di Te. Bianche perle appaiono fra le nostre guance, con parvenza di parole si cercano . Scocca il Pensiero: <Guardala sottoposta ai suoi merletti, in fallo coglila e falla prigioniera. Tenero dalle mani forti che non hai bisogno di bussare … e non ti sorprenderà il luccichio di Lei che viene mescolandosi al Tuo seme>
Id: 30902 Data: 27/02/2015 18:45:22
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Quella collina
Laghetto d’inverno che l’incanto mi porgi, cristallo è il tuo vetro dolce lacrima gelida. Giardino di barbe tu specchi, mutifermi girotondi biancofumo ricordi. <Sì> il dentro sfoglia da fuori nel segno di un cielo profano. A volte in preghiera fragore che fummo sotto l’occhio del sole ultrasuono del verbo adultera foia di sesso o solo due ombre . Ma è così che si resta d’immobilità transeunti schiusi a scomparsa con una Comparsa nella posa migliore. La parola, lama a radere i pascoli . Nessuno sa dei chicchi lo sperso sapore, né della nuda veste che ora ti veste e scoperchia cunicoli vuoti . Sa <quella collina> dell’ultimo sparo che issò il pennone, del repentino colpo di timone mentre mani il suo collo stringevano per liberarti ... e d’acqua si sciolse per ricrescere ancora più forte
Id: 30840 Data: 26/02/2015 12:56:12
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Diatomee
Nel cuore di una pietra dormono emozioni, il sonno dell’ingiusto dal destino cola o da chi si maledice nel suo nome . Si plachi la sinfonia di sterpi che le radure infiltra con fiori di spina e muti acuti, ché hanno inchiostro le langhe quand’anche il fiato fuma nei declivi d’autunno a passo molle esacerbato di nebbia fra resti di diatomee . Pensa a tutto ciò mentre un pugno di castagne ti scalda le mani, e il Suo ricordo è pergamena
Id: 30745 Data: 23/02/2015 09:38:14
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Oltre il senso delle cose
Che cosa pensa l’Arco appena mira e schiocca per giungere al midollo della scelta … sa il destino. Gli altri <fuori dalla porta> possono solo intuire sopra costruirci dei castelli, o cuocere invidia a un misero fornello . Amore quando il nesso centra ampio procede il suo cammino. Campo ne fa che coltiva e cura da ara passa a semina. Dei solchi amari poco gl’importa anzi li ha cari, ché tanto più dolci le messi nell’insieme del raccolto . Se l’Anima è anche pelle chimica di voli sinfonia delle estensioni sguardo oltre il senso delle cose … come È
Id: 30671 Data: 20/02/2015 08:29:09
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Fragoroso silenzio
È pane all’addiaccio quello dell’inverno davanti ad un camino scoppiettante d’ombre. Ma a lui piace <o lo dice> quando torna parola con scelta non scelta che accetta e comunque vorrebbe. Lieve o croccante ha ghiacciai in ferma illusione d’eterno candida lava che si sparge su valli e induce su cose e case secche colonne di vertebre … Tu sai quanto figli il destino la stagione del gelo le sue bufere e tempeste l’incanto dei fiocchi guardati da un vetro i Natali in frantumi dei falsi profeti . Perché il lascito è questo dove tutto si tace e in fragoroso silenzio si ha fede in un dito di pace.
Id: 30592 Data: 17/02/2015 09:16:38
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A mio Papà
Nel giorno di novena giunco esile si piega, prega . Su una scogliera di licheni, con polvere d’aria ai palmi colmi di perché. Sorsi beve di pensieri che trasforma in sogni senza bacchetta per dare senso all’orma resa sulla sabbia che l’acqua porta via . Così ora voglio ricordare quel sorriso che non sapevo ultimo mentre la guancia ti baciavo come tutto non dovesse finire mai come s’usa fare con chi di più amiamo . Poi improvviso il condizionale … e se avessi saputo non ti avrei lasciato andare http://youtu.be/-whS3PD53qE
Id: 30539 Data: 15/02/2015 08:15:07
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Tacite sanno le vene dei rami
Salpa vento taurino pieno della sua rabbia, chiede aiuto all’acqua a tuoni in tempesta al ruggito muto dei lampi . Galoppa su lastre di spiagge dove si congiunge con la parte smarrita e a pelo del manto schiuma mistero riflesso agli abissi . Ma l’acqua è incipit, sinfonia. Che piova in perle fredda lana o col volto primario partorito, la sua dimensione cosmica il collo di mondi soverchia, schiaffeggia abbraccia fascia con sciarpe di luce, ovunque espanso fra ombre lo scibile . Tacite sanno le vene dei rami quando guardano buchi di stelle dietro persiane che penetrare vorrebbero per scaldarsi … e in fondo è solo goccia d’una lacrima quella che stringe la tua mano
Id: 30507 Data: 13/02/2015 08:26:19
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Noi
Ho chiesto alle tue dita di parlare <una ad una> (Al pollice che serve a trattenere all’indice per ammonire o per la strada giusta al medio dal sesso eretto all’anulare nudo lì sulla panchina al mignolo cucciolo smarrito) perché erano mute . Insieme le ho raccolte in un bouquet, me l’hai scivolato a moto lento sulla pelle , poro dopo poro fino a farmi lago … e Noi da carezze sussurrati in vertigo d’Ego fra foglie sempre verdi … Noi
Id: 30449 Data: 11/02/2015 08:25:14
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Dentro la mia carne
Riflette l’andare luce di baci, simula la branda vicina alla battigia, onda verde su plancia, sorriso di bambina … e.salta . Alti grani d’estasi, succosi grappoli s’arrampicano al confine del banco, e schiocco della lingua narra : <Lui> la carne taglia ha braccia scolpite. Nel su e giù affila polso che tiene con dita fiere <Lei> ha occhi grandi notte primipara. Non sa di come sia la semina ai campi, ma ha sete . E tu (che come molla scatti all’attracco della fonte calda ignaro di una pezza antica a eccitare spiaggia) volali questi miei petali, sono ali di farfalla ancora fra le Sue braccia. Volali ché lui è qui … dentro la mia carne
Id: 30408 Data: 09/02/2015 08:47:28
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Languida Felina
Languida felina al balcone si china col bicchiere eretto sulla sua banchina . È ghiaccio bollente quel drink tutto da bere < Lui lo beve> un rivo cola sul suo mento arcano che col dorso striscia e porta via la mano . Languida felina fiori soffia fra le fusa fiori soffia fra i respiri poi lenta si gira e … danzano le dita dentro una conchiglia per lingue che non possono parlare emigrano pensieri da ciglia visionarie al brillio di pupille fini mentre un’aquila avanza e maestosa è la sua fame
Id: 30363 Data: 07/02/2015 07:50:31
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Coperta dombra
Sagoma solitaria, che sei su di un ponte privo di comando e il gelo non sente la tua mano poggiata sopra il ghiaccio perché di più ne ha il cuore, forse pensi sia stato tutto vano . Ma il fiume ti appare luminoso immenso come il mare ora che hai deciso per il Viaggio lontano. <Ed è tuffo senza voce> che non scuote l’armonia d’intorno . <È un pesce che vola> pensano due innamorati con le mani calde di treccia mentre lasciano i lampioni … per una coperta d’ombra
Id: 30261 Data: 04/02/2015 09:12:54
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Emozione per sempre*
… anche io vorrei tu mi ricordassi con il sorriso come una sorgente . I tuoi coi miei capelli, le guance pronte ai baci per un non niente nel profumo vitale nostro che viene e un attimo in più trattiene . Con l’ansia di un caffè soli fra la gente lo sguardo che ci teme e fa rosso il pensiero sulla pelle anche a uno come te … Era il tempo che l’estro salutava, e tu mi entravi dentro l’Opera Prima <emozione per sempre> * Ispiratami da una canzone di Eros Ramazzotti
Id: 30211 Data: 02/02/2015 08:10:15
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I Compleanni
I compleanni nascono con un vagito. Vanno a cerchi su acqua, nel cuore di un albero a cantare il senso dei pesci che di fughe apre la terra (come fu da Ada nell’Ade della Villa, dove ancora esiste la porta del niente) . I compleanni sorridono prima di un poi (Sono ciliegine in coro alla panna frizzanti bolle bambine soffio su mimi di stelle tiri alle orecchie), ai cento auguri dei giorni che sciano lenti, e li si vorrebbe annacquare per farli crescere e crescere … Quando giunge il Traghetto e la boa si fa bianca la musica cambia, svelata da un groppo di onde si piega al silenzio, ramo vorrebbe tagliare i suoi rami con l’affanno che avanza . Eppure Don Quijote sempre duella nelle coste di un etere che mulini ha nel vento. Di beltà s’ingrassa la Bocca col suo rossetto fino a che non concepirà se stessa, e a un passo dalla foce finalmente potrà specchiarsi senza più competere … libera di mostrare i solchi pronta a una scelta senza scelta
Id: 30194 Data: 01/02/2015 09:21:59
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Seta Nera
Dai riverberi di un’estasi capovolta senza età rientrò . Plàcati, si disse, le tamerici fanno ancora fiori le loro radici non temono dirupi. Né rami adunchi che non ti esistono . Con la fortuna di conservarsi Alice si guardò al cospetto di una luna vera. Lui le accarezzò i riccioli in dono la fessura segreta l’avorio e la sua seta nera fino a che gli zoccoli smisero di scalpitare e <sazi assopiti> li respirò il mattino
Id: 30163 Data: 30/01/2015 09:37:26
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I 4 Cavalieri dellApocalisse
Taciturni cavalcano fra nuvole e tempi con volontà d’acciaio da sigillo liberati. Anche l’Empireo si tace e apre loro i sipari . Quattro dei sette i capestri dall’Agnello svelati: in bufera di neve Bianco vomita fame; Rosso la spada taglia pioggia di fuoco gole grondando evirate; Nero il nonsenso sfascia misura e bilancia d’iniquità bubbonica peste. Unica nomata <Lei> bileverde Morte putrefatta che in mostruosa rete tutto si trascina … E Terrore partorirà l’ano del fango divenuto seme, lische biancheggeranno zigomi senza connotati sui monti di Mauthausen <nell’attimo degli attimi> in nome dell’Eterno violato prima di svanire per sempre . Ora, occhio che mi leggi avvicina l’orecchio alla terra fanne cuscino: Lo senti il bucare del vento? Sono le chiome ondulate e l’andare … del sordo galoppo del male
Id: 30079 Data: 27/01/2015 07:45:19
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Guardami
Guardami risalto do all’anima, a un sorso di complici labbra, al midollo che hai dentro. Non ha requie il freddo calore, della mente la lama . Guardami mentre mi g u a d i e a pelo di braccia affondi la spada. Il vello su tavole andate fra vino frizzante Io passo a carezza … nido nelle tue mani
Id: 30062 Data: 26/01/2015 08:04:51
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She dances
She dances sulla scia dei pensieri, fra nuvole volteggia candido tulle. Ciglia di cigno vibrano e sfumano stanza dopo stanza . She dances su laghi profondi pennellati dal sole. Forse sono solo i suoi occhi rimasti fanciulli, sorrisi di un prima oltre il sipario che sogna scoppi di luna e Degas carezzò quale tela del mondo . Una folla la guarda in silenzio supremo in cornice di vetro che danza da sola
Id: 30047 Data: 25/01/2015 08:54:55
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Cuccia di luna
Canta il Poeta chitarre di parole al vetro che lo guarda senza più l’odore delle fronde. Senza più i lampioni che in silenzio applaudivano, fermi cipressetti nella sera . Lei oltre i pensieri gli appariva umida al sorriso sciarpa nell’abbraccio. Salivano le note fino ai capelli, da lì scendevano di giochi amate alloggiando in una cuccia di luna . E i piedi sulla strada stellata <mai sazi> seguivano l’odore della pelle mentre ritornavano
Id: 29971 Data: 22/01/2015 08:40:53
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Se potessi osare*
Se potessi osare ti chiederei di questo tuo momento che <so> non è facile . Offrirei l’incavo della mia spalla a dolce muso di cane, per ascoltargli le parole sussurrate sgorgare fiato caldo dal cuore . Se potessi osare ti carezzerei la guancia brizzolata in madido silenzio. L’acqua tua è limpida e pulita Amico prediletto … e con Te dividerei il mio pane * Dedicata
Id: 29920 Data: 20/01/2015 08:03:27
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Due gocce di fuoco
Non è dei giorni andati l'odore che sottrae al presente, ma il presente che si sottrae al sentire . Imberbe pare e affluente del mio fiume, non dà <la> per farlo danzare. Eppure ha letto morbido, lisci fianchi ventre bagnato se Serpente muove … cerchi disegna d’hula hoop colli e valli dispone al percorso che attizza paradisi discinti nell’unione a immutata voglia di foce. Bella di casa quando lui lo dice miti sogna e giarrettiere che brillano più nere sulle nudità del cuore . Così come la Vita vuole, anche ad acqua tanta scorsa sotto i ponti. Mistica fioritura il desiderio, guarda il merletto con due gocce di fuoco e preziosa monta la Neve.
Id: 29910 Data: 19/01/2015 08:58:56
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Per l’ultima volta
Sonnecchiano le barche cullate dall’arancio. Loro che non sanno e nulla si domandano <semplicemente … stanno> quiete nel momento. Mentre una sagoma appartata va <> Da sopra un ponte Lui si guarda camminare. Ha palmi vuoti, fiato in balia di gorghi. Un’acqua lontana è la sua sete d’Onda, dove la vita scorre e a fiotti i frutti impolpa, su viali rubati <i m m a g i n i f i c i> . No, ora più non cercare non ha lingua una statua né tasche di ritrovi. Come l’ultima … per l’ultima volta
Id: 29857 Data: 16/01/2015 07:55:26
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I miei “Titoli” in una “Poesia”
Quando l’Anima torna dagli abissi astrali mentre mi nevichi … l’Airone conserto cova cipria di parole . Angolo oscuro la barba dell’Albero schiocca la sua frusta, rauca di desiderio una sciarpa d’inverno senza scelta. E un presente m’invento sublime . Anima bendata desaparecida senza un volto non so l’Ora nemmeno per negarti. <> Sorridono i dinosauri come plebei di domani graffiti anche d’autunno. <Fra quali braccia Mrs. Robinson?> Nessuno sa. Buca … neve la sete del mare, germe di grano spleen. <Scrigno prezioso una tazza di Te.> Danzeranno le schiene l’arco della notte gola … bottiglia rossofuocoindelebile porpora fenicia venti-trenta-quaranta stormi. <E ancora cresci … profondo fino al cuore>
Id: 29803 Data: 13/01/2015 09:15:13
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Quando lAnima torna
È questo il momento, quando l’Anima torna da siderali voli . E il sangue il sangue si riprende dolce d’agrifoglio le sue bacche rosse. Magro sorriso segna cunicoli rami ossa succo di ginepro <corsa> nel nero di un velluto che rimanda ai vetri le penombre maculate a chiuse immaginando eterna la notte . Sulla strada rade luci io colgo come fiori <fari> e ripensando al Tuo fra le mie labbra … muta vibro vibro col sapore di caffè mai così vuota.
Id: 29770 Data: 11/01/2015 09:58:06
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Dagli abissi astrali
Ho attraversato chiglie del mio universo temporale per farmi folla di stelle sperando che almeno una la cogliessero le tue mani. Ma dagli abissi astrali luci sorgive sfociavano risucchiate in mare travalicando approdi schiave di maree pagane. Livide e incatenate le dita stanche suggevano scintille di sale e attimi fuggiti prima che pensati … l’ Ultimo sarà fra un battere e un levare avrà le note di Einaudi* l’illusione di restare. Prima che un muto sparo lo colga in volo. Prima di una notte senza più Mattino * Ludovico Einaudi
Id: 29714 Data: 07/01/2015 20:32:55
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La barba dell’albero
La barba dell’albero ha saggi pensieri. Bocca non muove Dio dalla montagna, il silenzio lo imbozzola con la ruota degli anni cieco fingitore su strade incastrate (È scrigno su fasce, sogno pirata, urlo di Munch ammanettato) . E Tu che mi guardi con mani interrate dimmi dell’accetta e del legno con giri di boa al suo interno, del midollo già dato dalla cresta di un gallo, del fuoco che non incendia gli speroni dell’amo. Ma di più … del mio sapore di donna gustato in una notte immolata al temporale
Id: 29682 Data: 06/01/2015 09:17:37
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L’Ora
L’Ora impalpabile palpabile fiaccola fra le ombre. Danze cinesi barbagliano sui muri volti senza volto a cui volgo la nuca, e alone di pace mi prende divento seme vellutato silenzio fra dolci petali neri . Alta nel gelido un’unghia di gatto brilla in cielo. Domina l’incanto su muto regno la Conca che ha la sua Pozza dentro oltre ogni solstizio d’inverno. Non ha più freddo l’Anima, ma nodi sciolti da timoni che hanno presa forte, cavalchi d’onde in consapevolezza … Ché immenso dono è il Mistero
Id: 29579 Data: 30/12/2014 10:30:25
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Nemmeno per negarti
Non hanno pietà gli anni che sorpassano le autostrade del Sogno, lasciano cimeli a montagna di ricordi … Un lenzuolo accoglie, all’appena di un arrivo <anche non voluto> se un Chi trova l’abbandono. E felici di candida gioia navigheranno estranei più forti dello stesso sangue . Un lenzuolo lascia, quale fredda coperta di pietà stesa senza più ritorni, alla fine di questo viaggio resa . Dammi la forza Dio per quando dovrò lasciare il campo sempre più scarno. <Tu> a nostra immagine distorta e d’ideale perfezione creato a tua volta . Non so della mia fede, le mani tirate da più parti hanno voce di squarci. Ma se davvero non esisti nessuno dovrebbe nominarti … nemmeno per negarti
Id: 29541 Data: 28/12/2014 08:42:01
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Rauca di desiderio
<C o r r e r e> fino allo scoppio dei polmoni, se il dove non ha più colori né collocazione … Prima ti canterò una canzone con la mia bella voce. La modulerò di toni violetti fino ad accenderli con rosso fuoco vibrato e cristallino. D’improvviso la vestirò di scuro, come caverna torbida nel tono. Rauca di desiderio . Tu non mi negherai l’ultimo bacio che suo farà il mio ultimo (Lo voglio forte che morde la notte vampira) . Non sarà quello di Cenerentola , della mezzanotte che figlia mattini. Perché lei viene da una fiaba e lì ritorna con la sua scarpetta … persa e ritrovata per sempre
Id: 29494 Data: 26/12/2014 08:23:00
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S t o r m i
Punta nel vento è un Iceberg fermo (novene gli sfogliano i giorni senza più braccia né stole di sole), mente nel bosco in catene . Lo addobbano al cappio i respiri, sul ramo più bello c’è quello con l’aria che brilla. È il Nostro lo stesso d’allora dondola ancora … E fuggono scheggiati ai selciati fogli di foglie, mulinelli faranno nei cieli se il credere vuole che siano voli di stormi le sole parole
Id: 29471 Data: 24/12/2014 08:36:07
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Mentre mi nevichi
Languida mente sono fiore su prato, ho cuore di burro che fonde (il bianco accende del fiato roca voglia di canto) . Dolce il tuo corpo mi copre e mi scopre (dona cosce perlate la foglia al suo albero). Il galoppo la pelle sveste dal tempo, gioia congiunge, di riva fa spiaggia a criniera sciolta dal pettine . E brividi scendono sulla mia carne di luna <alidiamanti> mentre mi nevichi
Id: 29433 Data: 22/12/2014 08:43:21
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Non so
Non so di questo andare a onde, d’ogni messa a muro ognuno al chiodo suo. (Né se l’Amo copulato il punto per sempre sarà tale in un sempre di sé che ignora dell’attimo la fuga) . So che l’anima tua mi fa ancora sua e ogni goccia spalmi su di me. Dell’abbraccio che c’incrocia rei di una miniera di gioia a labbra uniche . Ma non chiedere alle nostre mani che anche nel pensiero si stringono quale è l’una o l’altra … quando viene l’ombra
Id: 29413 Data: 20/12/2014 08:05:21
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... venti-trenta-quaranta...
…20-30-40… e gli altri che volano nel soffio ignaro d’essere respiro . Si ritrova il corpo (se la Dea lo vuole) con la sua coperta lisa senza averla chiesta fra i brividi di una mangiatoia . Ah, se non ci fosse il senso delle mani a svestire ciglia agli occhi (L’ora sarebbe ferma nell’uguale senza calma della piatta, ieri non passerebbe all’oggi che dubita il domani. L’orbita d’un uovo coverebbe dentro il suo sentire anima midollo o come lo si vuole, a vita coi calzini corti che hanno battiti d’amore. I rivi per le vie onde di tesori spettro visibile di luce d’esperienze preziose )! Ma quando il desiderio non garrisce, e dai sogni scivola in pensiero affacciato al sorriso di un balcone su un mondo che lo guarda a specchio nella supina convenzione … della mesta coperta si ricorda e della sua prigione
Id: 29379 Data: 18/12/2014 08:52:59
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La sete del mare
S’anellano gambe, d’edera rami, ambiti peccati c a r n a l i attorcigliano . Sovrasta la sete del mare, ha onde che spaccano il suono. <Ti viaggio> <Mi viaggi> Di lingua e di mani nella folla dei sensi nel cammino che sosta su monti e su valli oltre ogni sposa . Velluto incorona intarsio di rosa, dove roco il Pensiero si fa largo in fessura fino all’ultimo rigo che vola … E un giro di perle nel collo è il suo liquido dono
Id: 29333 Data: 15/12/2014 08:17:01
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L’arco della notte
L’arco della notte schiocca grappoli di zagare . Dentro di lei tutto è possibile in questo inverno privo d'identità, dove il tempo non ha dimensioni oltre quella umorale di un cielo che piange senza la dignità del gelo . Si prende a sguazzo dal lago dei sogni. <Altro> da un volto scavato, che solo il mento ha liberato a tremulo passo per volta … cieca la bocca
Id: 29287 Data: 12/12/2014 09:16:03
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Nessuno sa
Anni come catafalchi. <Assurdi > alle rimembranze del cuore. Ai suoi sobbalzi atavici che il rosso non squaglia, né il bianco del candore intriso ai sentimenti ammanettati, nel domani spettrale consistente del niente e da una nuca di ricordi cimici nella mente. Io ti ritrovo mentre ti guardo nella lontananza di gesso, e il tuo giardino mi mormora dai balconi di un cielo indifferente. /Nessuno sa quanto potrei darti più che ricevere/
Id: 29176 Data: 06/12/2014 09:10:44
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G e r m e d i g r a n o
È da germe di grano l’innocenza del mondo. Parte dai campi che il vento pettina e l’acqua bagna (Giuggiole o stelle di neve non importa a perle di sudore che sforneranno pane) . Ma è il tepore fresco di cascina che trascina, e del fieno fa nuvola ospite quando accoglie garruli sorrisi e gole di rincorse, dove i vapori sono vele piene e dirompenti . Lì si riposeranno i corpi il tempo di un respiro, ché lo sguardo accende e ha fame d’amore
Id: 29060 Data: 29/11/2014 08:18:54
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S u b l i m e
Angoli e triangoli fagocita il Cerchio incinto d’esistenza imperscrutabile (Ha iperboli d’incognite doremifasol d’infinite posizioni) . Lampeggiano tuoni dentro le fronde a vivida pioggia che bagna e tempesta rosa dei venti. La sua corsa impazzita di bosco, dove la luna infuoca scissa in scintille cruna per cruna cedendo alle carezze del sole . Ma è all’apice dell’atto che ogni domanda tace e un fiume di latte fra le coste del monte … brilla sublime
Id: 28943 Data: 25/11/2014 08:16:51
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G r a f f i t i
Sono lampioni quelle lune di luce che ai fianchi segnano la via, mentre il pensiero bagna si fanno abbaglianti (Onirica viene incontro con gesso ballerino, macina lampi di lontananze) . Alto il punto che sosta, interseco di macchia la ricerca d’un ristoro ritrovato. E alloggio accoglie bramosia pagana rifugiando due stelle, scalda il gelo alle galassie fra barbagli di braccia e intima condensa . Fuori un’ombra silenziosa passa (va verso una meta?) ricorda i suoi sobbalzi in una scatola di latta fra graffiti arresi
Id: 28876 Data: 22/11/2014 11:33:28
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Angolo (o)scuro
È un angolo (o)scuro quello che ti fa cuccia senza via di scampo. Deflagra lampi la paura nell’ombra dove pugni e calci sono un sorriso a denti scardinati (Perle di collana sparpagliate) . Fuori dall’orrore tutto va incurante in fiumi di colori, e le insegne ammiccano con labbra rosso fuoco … alle tue di sangue
Id: 28823 Data: 20/11/2014 09:23:29
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C o v a
Un pianto senza lacrime è emorragica acqua nell’interno suo dolore. (Inconsapevole consapevole accade per orgoglio o per pudore, e senza sbocco ubriaca di una sbornia muta.) Non sfiata il pieno spinto della cova, la fuga spontanea di un singhiozzo ravvicinato a respiro doppio … quando uno sparo centra dell’Anima il midollo
Id: 28757 Data: 18/11/2014 08:23:45
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Scrigno prezioso
Ricordo dei miei giorni antichi un astuccio in bruno cuoio dal profumo che fruttava. Viveva di cerniere e gommapane, di righelli, forbicine e compasso di matite, biro e stilo neroverde di una penna col pennino nostalgia e di un anno di colori nel suo doppio dove spiccava il bianco (A cosa mai serve il bianco? Mi domandavo. Visibile del niente sorprendeva. Per rarità l’amavo.) . In sintonia di lato sbuffando sulla frangia discreta mi giravo per guardarlo. Poi tutto il resto e ancora a lui prima di riportarmi via lo sguardo . Negli attimi che gli donavo fiorito di promesse mi tornava il mondo e figlia mi sentivo … di uno scrigno prezioso
Id: 28687 Data: 15/11/2014 09:03:10
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Senza scelta*
Viene giù a fiotti a sguazzi inesorabile la pioggia dal cielo di Damocle, e vedova lascia un’arca nella piazza incaprettata. Non ha colpe chi sta in questo acquario dove si sciolgono i monti svenendo sulle valli. Senza scelta di testa e di fianchi (Sopravvivono le branchie che s’illuminano nell’illusione di un sapere che nemmeno sa l’immenso.) Ma s’ereditano morsi di tempesta mossi da tuoni e lampi da carne di simile carne quando lumi ardono in gabbia. Si volge una preghiera in silenzio al Silenzio che liberi il corpo dalle sbarre o gli dia la forza per ricominciare * Alla mia città
Id: 28622 Data: 12/11/2014 10:07:04
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Desaparecida
Ho letto l’altra sera geroglifici (lo faccio ogni tanto per odiarti) seduta solitaria in un caffè nelle periferie del Bronx . Annaspavo coi polmoni fra l’aria che via via incupiva e in gorghi mi trascinava l’anima sulle bianche scogliere di Dover (Il mondo, nuda casa. Pareti divelte, la memoria. Fibre ottiche, le vene. Desaparecida, ogni via di scampo.) . Desideravo il mio scialle rosso a fasciare quella nenia di novene, ma lui se ne stava placido in divano con il gatto a dormicchiargli sopra <lontano luce d’anni in buco nero>
Id: 28551 Data: 09/11/2014 09:18:56
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Cipria di parole
È raspo nello snodo questa nebbia, si dipana in silenzio e dietro si porta la brughiera (Ha il nubifragio dentro che non dice, un sogno di tamerici all’essenza di panna e cannella) . Alta sopra un dirupo mani non raccoglie. Ne fa rami nuvole albine punti in dissolvenza. <Risolta l’equazione?> Dal suo spiraglio guarda una panchina palloni sopra un porto con tanto elio in corpo … cipria di parole
Id: 28479 Data: 06/11/2014 10:07:34
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Anche dautunno
Ho ancora il tuo tepore che resta dalle coltri morbide di notte (Amo questo silenzio supino messaggero di palpiti, dà luce viva all’aura segni al tocco delle mani) <È il momento> nessuno sa che esisto o lo ricorda. Figli della penombra, i corpi suggeriscono l’emozioni più forti. Nascono dal grembo di una nota, dal suo La prezioso <acino di succo> che muove a sinfonia i sensi … anche d’autunno
Id: 28440 Data: 04/11/2014 11:07:36
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Come i Plebei di domani
È grande l’ampolla, gocciola e sgocciola. Di pieno sereno catarsi il mio tempo col tuo che sta fuori . M’affaccia il respiro su un lago d’aurora scevro da muri di spine . Alato lo espando su monti e prati, su nastri che scorrono fili di cielo, su mazzi di vero che seccano al sole . E scricchiolano passi su ghiaia (le mani piene di fiori hanno profumo di nausea, ricordi rimasti a una faccia) in questo giorno di santi che poi sono morti … come i Plebei di domani
Id: 28378 Data: 01/11/2014 08:37:53
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rossofuocoindelebile
Chiude la sintonia degli occhi. Le dita vanno sole a puntellare il primo abbaglio del giorno, quando ancora evanescente ogni rumore è tra il fra di un sogno (Oggi sarà sterzo di boa, doglie silenti da soffocare in bocca) . Aveva il tetto dipinto rossofuocoindelebile … prima che il tuo dorso ci passasse sopra
Id: 28331 Data: 30/10/2014 08:12:33
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Sorridono i dinosauri
Tepore brilla sfumando come nuvola ocra intarsio di no(t)te fino al suo rosa (Due forme hanno in mezzo le ore che portano al giorno e poi ancora a loro. Non avranno più nulla da perdere i rami stesi sui fianchi) . Mon Amour, li senti i rintocchi mentre ci sbocciano i baci? E mi risponde di brace il tuo sguardo, col sorriso che affaccia di voglia (Domani sarà eterno momento dell'Ora, flusso che ha stesso respiro abbraccio di un mai lasciarsi) . Poco lontani sornioni sorridono i dinosauri
Id: 28262 Data: 27/10/2014 08:27:08
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Mrs. Robinson
Bella Mrs. Robinson nel rivederti, nel ricordare … quanto un dì t’odiassi . Bella nella tua calma gelida nel tuo saltare l’asta etica morale preconcetti oppio di credenze senso di speranza . Perfida e sensuale d’eleganza, serva solo del piacere senza badare al prezzo ché non conosci prezzo . E la tua impronta lasci anche a un saltimbanco https://www.youtube.com/watch?v=9C1BCAgu2I8
Id: 28184 Data: 23/10/2014 18:49:39
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Danzeranno le schiene
Mi lascio andare foglia sul lago dell’occhio, <giusta > l’altra riva m’attende. Tu sei lì apparizione (Flash nel dormiveglia. Eppure nitido come oro è il derma del volto nell’Ora che il capo china al giorno lasciando filamenti. Lontano, non di leghe, l’ascia giace ghiacciata alla base del cranio.) … l’Antico Ulivo sa ci aspetta. Custode che canta la Pietra del Tempio fra l’erba mansueta. Applaude un corosilenzio. Carezzala, mentre percorri quel vello carezzala. Apri la Porta che torna al primo suo ansimo. Lei avrà sciolto i capelli su morbido bianco … a mani piene danzeranno le schiene
Id: 28131 Data: 20/10/2014 20:24:37
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S p l e e n
In stilla prende piede lo slancio della mano nuda da guanto. Tremano fiori pelle a pelle (Molle, l’autunno si sveste terra vestendo di ciò che è stato. Gode gola col chicco d’uva passa , d’acqua onirica zampilla poliedrici melograni imprigionati. Così canta il Poeta fingitore senza più cetra sua la refurtiva la fragrance de Spleen) … ma chiuso il freddo fuori ardo io <camino nell’intreccio degli abbracci> che brillo del tuo sguardo lontano. E spruzza desideri in silenziosa punta di domanda tutta la mia voglia di baciarti
Id: 28081 Data: 18/10/2014 09:00:03
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Porpora fenicia
Amore è panno fertile che in specchio trova cova (Porpora fenicia di sé colora bandiera a un bacio dal sole. Umidore eccelle sacralità di gioia, quando è letto e fiume la raccolta. Attorciglio che non teme, né nega cuccia ai cuori) … dire andiamo <insieme andiamo> dove scale leggiadre salgono, e stessa aria ci respira c o r p i
Id: 28023 Data: 15/10/2014 08:16:15
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E un presente minvento
In casa dell’estate regna il senso del non senso. Guardo quella camicia vuota appesa. Nel taschino ancora un fazzoletto di sudore. Le ciabatte con la tua impronta, come orecchio a una conchiglia per immaginare l’onda, fra miriadi di cose che ti furono. E un presente m’invento eterno di carta straccia. Vorrei sollevare la tua buccia soffiarci dentro nutrimento. Ma parla e chiama il pensiero inesorabile a un’aria piatta. Non è così che colgo il segno. Solo quando il Caso mi riporta all’essenze che ti erano ... freschi spruzzi accadono immacolati. Scintille da visceri m’attraversano, pelle ricongiungendo a pelle … e credo in Te, papà.
Id: 27976 Data: 13/10/2014 09:06:52
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E ancora cresci ... profondo fino al cuore
Sono su giaciglio pronta alla trebbia irrorata da succo denso perlato al tocco e all’occhio. Mentre l’appena dolce assaggi ne levighi i petali. Farfalle le tue labbra in fiore solleticano falde e narici, poi s’attaccano a turgido pistillo maschio di femmina in fiamme, ne fai capezzolo suggendo tutto il possibile. S’apre in mezzo alla radura la profana fessura rivolta al Dio piacere, da volo esasperato di respiri dentro il lago Tu m’entri. E ancora cresci … profondo fino al cuore
Id: 27933 Data: 11/10/2014 10:38:39
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Anima bendata
C’è un’ala bianca nell’Esistere, ciotola che pigola sul ramo. Un tronco la sorregge fra smeraldi … quando un vento leva forte le sue foglie e le fa andare. Colorate e spente nella nebbia su un mare di castagne. Un nido nudo s’aggrappa a scheletrici rami, ricorda dei suoi voli lontani. … Ma tonda s’alza l’ala nei folti ritorni spettinati. Non chiederti dei fiori che sbocciano di sensi se anche l’anima si può bendare
Id: 27891 Data: 09/10/2014 08:17:20
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Senza un volto
Mi guardi senza un volto e aspetti. Non importa dove posi. Potresti essere madre ai piedi di una croce, Gioconda che non sorride fra tante poche cose. Hai un gomitolo fantasma sulle ginocchia che fili lavori su una fede a cui più non credi. E stai lì in posa … del niente sposa
Id: 27860 Data: 07/10/2014 08:19:04
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Una tazza di Te
C’è un molo a catena nel mio petto a novena, Falenafalena che ciglia pennella . Spettri d’aurore dal nero nel bianco con nastro vermiglio consiglioconsiglio rivolto alle mani: Scioglietevi sì, ma da nodo compresso riflessoriflesso che ulula vero nei corridoi di un antico cervello . E a nubi confuse infuseinfuse non resta ... che una tazza di Te
Id: 27835 Data: 06/10/2014 07:56:34
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LAirone conserto
Può quando vuole l’Airone conserto. Il ritorno è su rustico campo coltivato a pensieri …. Ne raccolse a suo tempo dei mazzi che chiuse nel suo sgabuzzino. Ora vola verso il nido di un angolo per brindare ad un vino impegnato ogni cin da accoppiare al suo cin con la pianta del piede che salta al tondo fuoco di un sabba …. L’autunno lo accoglie nel pieno nella piena cornice di un quadro fra un mare di piume che cadono
Id: 27804 Data: 04/10/2014 08:31:58
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Una sciarpa in inverno
No, non voglio ora note a cullare. Deve scollarsi il pensiero e nitido avventurarmi . Con scocche di glicini fra grappoli d’uva il cuore sboccia per sfuggirgli, lascio lui decidere delle mani e del vento delle scie che scorrono fogli in silenzio degli sguardi obliqui alle dune su fossi colmi d’unguento . Perché sanno le scapole dei sospiri di una sciarpa in inverno
Id: 27777 Data: 02/10/2014 20:27:00
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Golabottiglia
Viole profuma quel senso di bianco su verde tenace che limpide note in gocce distilla, raggi riverbera di timido indaco . Uno sguardo pascola greve, sempre rimugina d’antichi suoi tini lontano lontani . Groppo si scioglie e mi scioglie i silenzi sola versandosi golabottiglia
Id: 27754 Data: 01/10/2014 21:31:02
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Schiocca la sua frusta
Il tempo schiocca la sua frusta impietoso, se ne accorge tardi la nuca mentre vede ciò che era sguardo. Dammi quei momenti come frutti ultimi, da cogliere e gustare. Prima che il volto abbia solchi senza più spiragli e l’aria nostra si dissolva cupa. Ché mai ti permetterò di vedermi brutta
Id: 27655 Data: 27/09/2014 19:45:41
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Buca ... neve
C’è quel soffio di vento che mi porta la neve. Alito freddo odoroso di resina . Sui sillabari (Buca … la sua cima) ne faceva un fiore delicato e tenace . Sotto l’algida coltre si addormentava, germogliava a lacrime sciolte . Bianche presenze di girotondi vecchi banchi di scuola
Id: 27629 Data: 26/09/2014 07:35:17
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Fra quali braccia?
Vanno i piedi a sciami di pensieri, tutto scorre intorno senza un volto . Vorrei seguirli invisibili e liberi dove il primo attimo c’incrocia increduli straripanti di gioia e così lontani . Ma chiude l’impossibile consumate nuvole d’acqua, solo un amo di domanda resta getto che mi ghiaccia: Se ora dovessi morire … fra quali braccia?
Id: 27556 Data: 22/09/2014 07:35:43
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