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Come possono essere tristi

di Liliana Zinetti
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Pubblicato il 25/04/2015 13:23:16

Come possono essere tristi

i giorni assolati d’estate?

Azzurrissimo il cielo e gli alberi

con il verde nuovo, i muri

e i cancelli assaliti dalle rose.

Ma tu cerchi la nuvola, l’ortica

tra l’erba di un giardino, il ramo

seccato…qualcosa che incrini

quest’armonia

pronta a cedere di schianto, fragile

vetrata d’aria e di corruttibili colori.

 

Siano pure i corvi,  il loro nero

gracchiare,  a frangere

l’ immobilità

in minuscoli frammenti di luce.

Saranno più lievi i tagli, sommesso

il clamore dell’azzurro

-      questa deriva spossata di luce.

 

E vorresti una misura per l’incontenibile

cielo, una profondità impossibile. Lo sguardo

presagisce solo il rameggio scarno degli alberi,

la pioggia…

geometria scontata dei giorni.

Rari i segni, e confusi.

L’aria sa di cose andate, bruciate

al fuoco di mille estati.

 

Che attendi, seduto sul muretto

calcinato dal sole?

 

Qualcuno sotto lo stesso sole canta.

Sconosciuta dolcezza.

 

 


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