Mauro Sigura “Dunia” S’ardmusic – Egea 2023
L’ebbrezza mistica del Oud espressa in questa nuova opera di Mauro Sigura affonda nelle potenzialità del rinnovato pensiero musicale middle-europeo, a quel mondo temporale “sopra la terra e sotto il cielo” in cui l’artista ci ha introdotto all’ascolto nei suoi precedenti lavori, che tanto hanno dato alla conoscenza di questo strumento. A incominciare dall’armonia della forma alla plasticità del suono che lo rendono un’eccellenza di riferimento non solo orientale, bensì in ambito World-Jazz e New Wave, nel quale si è inserito ormai da decenni a questa parte, e che fa da ponte sonoro tra Europa e Islam.
Ma c’è di più, quanto basta a intavolare e promuovere sonorità che la costante esperienza internazionale dell’artista ha incamerato in questi ultimi anni, entrando in contatto con ‘altre’ culture nord europee ed altri strumentisti. Di fatto troviamo in questa sua ultima ensemble nomi diversi dalla composizione di gruppo precedente e che danno nuova linfa alle sonorità traslitterate in modo unificante dall'iniziale 'Progetto Terra' dal suo leader Mauro Sigura, qui impegnato anche in tutti gli arrangiamenti strumentali, dalla chitarra elettrica di Marcello Peghin, al basso di Pierpaolo Ranieri, alla batteria di Evita Polidoro, fino all’intervento vocale di Elena Ledda che già in passato ha dato lustro a interpretazioni stupende sia di gruppo che come solista, e che forse andava utilizzata anche in alcuni passaggi in altri brani.
“La sfida – ci dice il compositore – è stata quella di rendere in musica l’idea del costante dialogo tra particolare e universale. Ecco allora che una transumanza , una danza, i passi di un gatto o di una testuggine sono parti di un movimento superiore onnicomprensivo.” Dialogo che ritroviamo nei titoli-idee compositive argomentate nei suoni di questo CD “senza vincoli stilistici – aggiunge – bensì miscelando generi musicali diversi, dal jazz alla fusion, alla musica mediorientale, dal rock alla consapevolezza del più moderno contesto sonoro.”
Particolarmente incisiva di questo discorso è la resa ‘d’insieme’, quella che più conta, ed è a questa infine cui si dedica in primis l’ascolto, con il risultato indubbiamente “emotivamente più profondo” cui si affida lo stesso compositore nel farci partecipi della sua creatività congiunta allo strumento. Quell’Oud che inevitabilmente trascina con sé assonanze del tempo in quanto ambasciatore di memorie passate, di poeti persiani e gentiluomini arabi, ma anche hindi, turcomanni, swahili di riferimento al sanscrito e al Corano, cioè referenti nel titolo di questo nuovo album “Dunia”; cioè di quel “mondo” che riflette inoltre delle intenzioni letterarie che sono state d’ispirazione all’autore.
Come appunto riferisce l’autore Mauro Sigura: “Riguardo la scelta dei musicisti, da tempo avevo il desiderio di lavorare con Marcello Peghin, la sua chitarra ha saputo dare ad ogni brano il collante che cercavo, quel suono capace di legare insieme il motore ritmico, metronomo universale con le melodie dell’Oud e del Bouzouki, legate più al concreto e al particolare. Così come il mixaggio sapiente ad opera di Michele Palmas ha saputo cogliere lo spirito d’insieme e aggiungere dettagli fondamentali per la riuscita definitiva dei brani”.
Invero un album di piacevole ascolto che non deluderà chi cerca nella musica qualcosa di creativo all’altezza del migliore sound internazionale, ben sapendo che si è qui messi di fronte a qualcosa di più ricercato del continuo ‘bla, bla’ dell’odierno prodotto consumistico.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giorgio Mancinelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.