Pubblicato il 03/04/2015 12:15:11
Non ho necessità di brillare, non voglio ricchezze, non voglio tesori, l’interesse si spengerà del dover sembrare, del superfluo scintillante benda negli occhi di un esistenza, di un vivere, attimi di felicità confusa, quella vera sempre più rara si perde si spreca nella vacuità. Poi gli occhi di un bambino felici di fronte al padre sotto un sole caldo di un pomeriggio calmo, su una panchina spezzare il pane, offrirlo al genitore sorridendo veloce è tempo di giocare.
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