sono passati ormai quasi dieci anni
dalla prima volta che mi sono sentito "così",
sono passati quasi dieci anni dalla prima volta che mi sono detto
"dai , la prossima volta andrà meglio",
non era "lei",
"è stato solo un'abbaglio".
Sono passati dieci anni
da quando per la prima volta "lei" mi apparve in sogno,
e da allora non ho smesso di cercarla
o aspettarla, in vano, senza mai incontrarla,
senza mai avvicinarmi.
E in tutto questo tempo,
una quantità infinita di nomi e volti si sono susseguiti,
ma nessuno era reale,
si trattava di mere ombre,
spettri che non appartenevano al mio mondo,
passati da qui, solo per tormentarmi.
Sono passati dieci anni dalla prima volta che mi innamorai,
e piansi per amore,
e in tutto questo temo, non ho mai smesso di piangere e star male,
di tanto in tanto mi sono illuso che la fine potesse essere vicina,
che finalmente la persona che cerco e che aspetto da tutta la vita
fosse appena dietro l'angolo, e puntualmente era l'angolo sbagliato.
Sono dieci anni che giro a vuoto,
in cerca di qualcuno che forse non esiste,
per la strada si susseguono volti e nomi sconosciuti
che mi invitano a cercare altrove,
che gli dispiace, ma non è lei la persona che cerco,
che prima o poi la persona che cerco arriverà,
ed io da dieci anni fingo di crederci.
Ma dopo dieci anni di colpi bassi,
non credo di avere più la forza di reagire,
questa volta non riesco a rialzarmi,
ma non perché lei sia chissà chi,
è solo un nome, l'ennesimo nome in un lungo elenco,
ma questa volta, per qualche motivo che non riesco a comprendere,
sta facendo più male e più a lungo.
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