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La madre

di Giulia Tubili
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Pubblicato il 16/03/2008

Una semplice parola aleggia nel tempo come il vento fra le foglie

È scolpita in una solida roccia

Si crea magicamente dal pennino di un abile poeta

Resiste al gelo come l’esile fiamma di una candela in una stanza vuota

Si adagia lieve sul terreno come candida neve

Di essa si conosce tutto e nulla: non è importante

La MADRE c’era, c’è, ci sarà sempre

Finche l’eterna storia del Mondo non avrà una FINE.

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